L’esplpsione della navicella Starship durante l’ultimo test di lancio è stato causato da una fuoriuscita di ossigeno liquido. Lo ha affermato il numero uno di SpaceX Elon Musk nel corso di una diretta, lo scorso 12 gennaio. Secondo Musk la perdita di propellente si sarebbe verificata perché trattandosi di un test non c’erano a bordo carichi utili da portare fino a un’orbita prestabilita e di conseguenza il carburante non era stato consumato completamente.

Il liftoff del secondo volo di prova di Starship è avvenuto lo scorso 18 novembre dalla base di lancio di Boca Chica, in Texas. Nel corso della prova sono stati accesi con successo tutti i 18 motori e la manovra di rotazione del booster è avvenuta quasi perfettamente fino alla successiva riaccensione dei motori poco prima dell’esplosione del primo stadio.

Secondo Musk il super razzo ha buone possibilità di raggiungere l’orbita con il terzo volo, in programma per il mese di febbraio. Al momento SpaceX è in attesa dell’autorizzazione al lancio che verrà rilasciata dall’ente di aviazione statunitense, la Federal Aviation Administration (Faa).

Nel 2023 Space X completato con successo 96 lanci del razzo Falcon e la compagnia punta a realizzarne almeno 150 nel corso di quest’anno. Musk ha detto SpaceX metterà presto alla prova il “Pez dispenser”, che sarà utilizzato per rilasciare la nuova generazione di satelliti Starlink.

Crediti foto: SpaceX