Amazon ha sperimentato il primo collegamento laser tra i due satelliti prototipi del Progetto Kuiper, situati in orbita terrestre bassa (Leo). L’azienda di Jeff Bezos ha mantenuto un collegamento ottico bidirezionale da 100 gigabit al secondo per circa un’ora alla volta per ogni satellite. I due prototipi si chiamano KuiperSat-1 e KuiperSat-2 e al momento del test si trovavano a una distanza di 1.000 chilometri tra loro. La tecnologia è, tuttavia, progettata per funzionare su distanze fino a 2.600 chilometri.

L’obiettivo del Progetto Kuiper è quello di realizzare nello spazio, non prima del 2024, una rete a banda larga grazie ai collegamenti ottici intersatellitari tra tutti i satelliti previsti da Amazon. La futura costellazione conterà 3.200 satelliti in totale i quali, una volta operativa, saranno molto più vicini dei 1000 chilometri del test.

Secondo l’azienda, grazie ai satelliti del Progetto Kuiper i dati potrebbero circolare in orbita il 30% più velocemente che attraverso i cavi in fibra ottica a terra, in quanto la luce viaggia più lentamente attraverso il vetro che nello spazio.

Inoltre, i satelliti Kuiper comporranno una rete mesh, ossia saranno collegati in modo non gerarchico e coopereranno tra loro. Questo permetterà alla rete di funzionare evitando eventuali guasti a uno dei suoi satelliti, quindi reindirizzando quando necessario i dati verso i nodi dell’infrastruttura non danneggiati.

Questa prova superata con successo consente ora l’avvio della produzione dei satelliti commerciali che utilizzano la stessa architettura.

I collegamenti ottici intersatellitari sono stati già aggiunti ai satelliti che compongono la costellazione a banda larga della diretta concorrente di Amazon, ossia la costellazione Starlink di SpaceX. Nel 2021 questa tecnologia è stata, infatti, lanciata in orbita Leo dall’azienda di Elon Musk sopra le regioni polari, con l’obiettivo di ottenere una copertura globale della rete ed evitare così di dover installare stazioni di terra ai poli.

Immagine in evidenza: illustrazione della rete di collegamenti intersatellitari permessi dalla futura costellazione del Progetto Kuiper di Amazon. Crediti: Amazon.