Un puntino minuscolo che si sta dirigendo verso il nostro pianeta con un prezioso carico, antico di miliardi di anni: è così che si è presentata, allo sguardo acuto del telescopio Ogs (Optical Ground Station) dell’Esa, la sonda Osiris-Rex.

Il veicolo spaziale (nel riquadro rosso), che ha raccolto dei campioni dall’asteroide Bennu, sta viaggiando in direzione Terra e si sta preparando a rilasciare la capsula con il materiale il prossimo 24 settembre.

Il telescopio, che si trova a Tenerife (Isole Canarie), ha osservato Osiris-Rex mentre si trovava a una distanza di 4,66 milioni di chilometri da noi. L’immagine è stata creata combinando 90 foto singole; il collage è stato realizzato in maniera da considerare il movimento della navicella che non sta seguendo una linea retta, generando così la deformazione delle stelle sullo sfondo.

L’osservazione dei detriti spaziali e i test di comunicazioni laser erano il compito primario del telescopio Ogs; ora, il suo campo di azione sui è esteso e il telescopio è utilizzato anche per la mappatura degli asteroidi e le osservazioni astronomiche. Ogs ha persino scoperto numerosi corpi celesti minori.

La capsula di Osiris-Rex, secondo la pianificazione della Nasa, atterrerà nel deserto dello Utah dove da giorni fervono i preparativi per accoglierla e si tengono sotto stretto controllo le condizioni meteorologiche. Una volta che il contenitore avrà toccato terra, sarà trasportato al Johnson Space Center dell’ente spaziale americano a Houston dove avrà inizio l’analisi del materiale.

In alto: Osiris-Rex vista dal telescopio Ogs dell’Esa (Crediti: Esa – l’immagine nelle dimensioni reali qui).