Di nuovo protagonisti i satelliti del programma europeo Copernicus, che si stanno dimostrando strumenti altamente versatili in grado di trovare utilizzo in svariati settori di ricerca. Questa volta i Sentinel sono al centro di uno studio mirato a illustrare il ruolo-chiave svolto dai satelliti per missioni di osservazione della Terra nel monitoraggio delle colture e dei raccolti. Questa vigilanza è ritenuta di fondamentale importanza soprattutto in relazione alle conseguenze della crisi climatica.

La ricerca (articolo “Dynamic global-scale crop and irrigation monitoring”) è stata pubblicata su Nature Food ed è stata coordinata dall’Iiasa (International Institute for Applied Systems Analysis); il lavoro ha visto anche il coinvolgimento di vari atenei e organismi internazionali, tra cui l’Esa e la Fao.

Secondo gli scienziati, disporre di stime e previsioni sempre più accurate sulle aree agricole e sui raccolti è importante per fornire un indirizzo a chi si occupa di strategie di sicurezza alimentare. Poter contare su un monitoraggio in tempo reale e su vasta scala può fare la differenza, soprattutto per mitigare gli effetti negativi del clima. In tal senso, l’Esa ha avviato il progetto WorldCereal che, basandosi su dati satellitari aggiornati, costituisce un grande passo in avanti rispetto a precedenti sistemi di monitoraggio (come Amis-Agricultural Market Information System e Geoglam-Geo Global Agricultural Monitoring). Questi sistemi, infatti, forniscono spesso informazioni statiche e con una risoluzione non molto elevata.

Con WorldCereal, invece, è stato creato uno strumento disponibile a tutti e modulare che utilizza i dati pubblici delle costellazioni Sentinel-1 e Sentinel-2; i loro dati presentano una risoluzione spaziale di 10 metri e passaggi molto frequenti (intervalli di cinque giorni circa). Nel 2021 WorldCereal ha dimostrato di essere uno strumento altamente efficace nel fornire informazioni stagionali sui terreni coltivati e sui sistemi di irrigazione e mappe centrate sulle colture di cereali e granoturco.

Gli autori del saggio sottolineano il grande potenziale di WorldCereal nell’includere i dati specifici sulle coltivazioni, incrementando quindi l’accuratezza delle statistiche agricole a livello regionale e nazionale. Questo miglioramento nella qualità dei dati e nei metodi per colmare le lacune – secondo i ricercatori – potrebbe ottimizzare i monitoraggi delle realtà agricole di ogni paese e contribuire alla creazione di protocolli internazionali consolidati.

WordCereal, quindi, evidenzia l’importanza di combinare differenti strumenti/informazioni, quali dati da telerilevamento, apprendimento automatico e dati di riferimento (reference data) condivisi; in questo modo il progetto offre valutazioni di grande rilievo sulle produzioni e sulle rese agricole, anche nella prospettiva di migliorare la sostenibilità delle tecniche di coltura.

In alto: le coltivazioni di Al Wahat al Dakhla in Egitto (Crediti: contiene dati modificati di Copernicus-Sentinel 2022-23, processati da Esa – l’immagine nelle dimensioni reali qui).