Come ogni estate, si torna a parlare delle ondate di calore che attraversano gran parte del globo. In Italia, quest’anno è la volta di Caronte bis, che in questi giorni sta causando picchi massimi di temperature fino a 48° al sud. Gli effetti dell’anticiclone africano si alternano poi a temporali e addirittura violente grandinate a nord: queste manifestazioni sempre più estreme del meteo sono strettamente legate all’intensificarsi dei cambiamenti climatici.

Lo dimostrano i dati provenienti dai satelliti di Osservazione della Terra, che anno dopo anno ci mostrano un quadro globale delle temperature in continuo aumento su tutto il pianeta. I dati satellitari raccolti dalla Nasa restituiscono l’immagine di un mondo sempre più caldo, con un giugno da record rispetto ai trend registrati fino ad oggi, considerando il periodo 1951-1980 come base di riferimento per comprendere l’evoluzione delle temperature globali nel tempo.

In questa bollente estate 2023, il dato forse più significativo è quello che registra le temperature superficiali. Ad esempio, questa immagine è stata ottenuta dalla missione Sentinel-3 del programma europeo Copernicus. Il satellite ha registrato appunto la temperatura superficiale terrestre durante un’ondata di calore, avvenuta lo scorso 17 luglio. Notiamo i picchi estremi in Italia, con 45° a Roma e 50° a Foggia e Catania.

Si tratta di temperature, quelle del suolo, più alte delle temperature dell’aria, a cui fanno invece riferimento le previsioni meteo. Ma la misura satellitare delle temperature superficiali è un indice più fedele per registrare le ondate di calore, che secondo gli scienziati saranno sempre più frequenti e intense a causa della crisi climatica.