Gli ‘echi di luce’ provenienti da un buco nero sono stati trasformati in suoni, grazie ai dati raccolti dalle missioni Chandra e Swift della Nasa. Nello specifico, questi echi sono il prodotto di intense esplosioni che si verificano vicino ai buchi neri e sono in grado di rimbalzare all’interno delle nubi di gas e polveri nello spazio profondo.
Protagonista di questo suggestivo progetto è V 404 Cygni, un sistema distante 7800 anni luce da noi. Quest’ultimo contiene al suo interno un buco nero che si nutre del materiale proveniente da una stella compagna ed emette raggi X.
Ascolta i suoni provenienti da V 404 Cygni
La sonificazione trasforma in suoni i raggi X captati dai due osservatori. Per differenziare i dati delle due sonde, quelli di Chandra sono rappresentati da toni a frequenza più alta, mentre quelli di Swift sono più bassi. Oltre ai raggi X, sono stati inclusi i dati ottici ottenuti dal Digitized Sky Survey che mostra le stelle presenti sullo sfondo. Ognuna di esse attiva una differente nota musicale. Il volume e l’altezza della nota sono determinati dalla luminosità dell’astro.
I dati raccolti da Chandra e Swift sono stati utilizzati per determinare quando si sono verificate le intense esplosioni che hanno portato alla massiccia emissione di radiazioni. Le informazioni ottenute, inoltre, aiuteranno gli astronomi a scoprire di più sulla composizione delle nubi di polveri interstellari.