Viper di Nasa ha superato con successo le simulazioni della sua discesa sulla superficie lunare.

Il test è stato effettuato presso l’Ames Research Center di Nasa e ha interessato una delle azioni più critiche per il robot: la manovra egress con cui Viper scenderà dal lander lunare Astrobotic’s Griffin che lo trasporterà fino al Polo Sud del nostro satellite, alla fine del 2024.

Sfruttando due rampe, Viper impiegherà circa un’ora per scendere dal lander e iniziare così la sua missione di 100 giorni alla ricerca di ghiaccio e altre potenziali risorse sulla superficie lunare.
La geometria di queste rampe è stata progettata per adattarsi al terreno che caratterizzerà i dintorni del sito di atterraggio. Sono diverse, infatti, le criticità potenziali dovute al suolo lunare: l’angolo di discesa potrebbe essere molto ripido se ci fosse un importante dislivello con il conseguente rischio di perdere trazione; oppure, le due rampe potrebbero essere inclinate ciascuna con un angolo differente a causa di un eventuale terreno irregolare, richiedendo così una attenta compensazione nel movimento di Viper.

Il test ha visto il prototipo Mgru3 del rover Viper affrontare tutti i casi limite per la futura discesa, riuscendo tuttavia a superare ciascuno degli scenari peggiori che gli esperti Nasa hanno ricreato con rampe ripide e irregolari.

Un successo che dimostra quanto il rover Nasa sia ormai pronto ad affrontare la sua sfida lunare.

 

Immagine in evidenza: Antoine Tardy, pilota di uscita del rover Viper, regola i cavi che alimentano e inviano i comandi all’unità di prova Viper mentre gli ingegneri si esercitano nella sua uscita/discesa dal modello di lander lunare Griffin presso l’Ames Research Center della Nasa nella Silicon Valley in California. Crediti: Nasa/Dominic Hart