La supernova (Sn) 2023ixf è stata osservata per la prima volta il 19 maggio scorso Koichi Itagaki, un cittadino scienziato giapponese. Successivamente diversi altri osservatori nel mondo, tra cui il Seti, hanno unito le forze per determinarne le caratteristiche.
I dati raccolti da 123 astronomi amatoriali con 115 telescopi hanno permesso di determinare che l’oggetto è una supernova di tipo II che si forma a partire dal collasso interno e dalla conseguente violenta esplosione di una stella massiccia. Gli scienziati del Seti hanno determinato la curva di luce della supernova, la misura della sua luminosità.
Le osservazioni suggeriscono che la supernova ha avuto origine nella galassia a spirale della Girandola, situata a circa 21 milioni di anni luce dalla Terra nella Costellazione dell’Orsa Maggiore.
(Sn) 2023ixf dovrebbe rimanere visibile almeno fino al mese di agosto e gli astronomi del programma Unistellar’s Cosmic Cataclysms continueranno le attività di monitoraggio.
Cosmic Cataclysms è una collaborazione congiunta tra il Seti Institute e Unistellar, finanziata dalla Richard Lounsbery Foundation e dalla Gordon and Betty Moore Foundation. Il programma consente agli astronomi citizen scientist di studiare e raccogliere dati da eventi cataclismici e in rapida evoluzione o transitori come supernove e lampi di raggi gamma.
Immagine in apertura: l’esplosione di una supernova. Crediti: Leslie Proudfit