Gli ultimi 54 satelliti Starlink in versione 1.5 sono in orbita. Il lancio, avvenuto il 16 luglio dallo Space Launch Complex 40 di Cape Canaveral a bordo di un razzo Falcon 9, segna una tappa importante per SpaceX, che d’ora in avanti lancerà soltanto la categoria successiva di Starlink, chiamati V2 Mini. Questi satelliti, i cui primi 21 prototipi sono già stati lanciati a febbraio, sono dotati di un nuovo sistema di propulsione e una potenza superiore.

Continua così il progetto della megacostellazione di Elon Musk, che al momento conta già quasi 5mila satelliti. Con il lancio degli ultimi 54 satelliti V1.5, il programma Starlink si avvicina a quello di Starship: una volta operativa, la navicella destinata al trasporto del prossimo equipaggio umano sulla Luna sarà infatti utilizzata anche per portare in orbita i satelliti Starlink di nuova generazione, chiamati V2. Si tratta degli immediati successori dei V2 Mini, ancora più potenti ma troppo grandi per essere lanciati con i vettori Falcon 9. Per questo servirà attendere appunto l’operatività di Starship.

Ecco dunque che il traffico intenso in orbita bassa è destinato ad aumentare, non senza qualche preoccupazione da parte degli addetti ai lavori per l’inquinamento luminoso e, più di recente, anche per il dimostrato aumento del rischio di collisioni.