Un gruppo di astronomi internazionali ha scoperto che la classificazione di una galassia è cambiata in seguito all’attività all’interno del suo nucleo. Si tratta di Pbc J2333.9-2343 e si trova a più di 600 milioni di anni luce da noi. La galassia era precedentemente classificata come radiogalassia – una galassia che emette onde radio in una regione più grande della sua struttura visibile – ma adesso è diventata una radiogalassia gigante, in cui tale regione di emissione radio è assai più vasta della struttura del sistema di stelle. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Alla base della riclassificazione della galassia c’è il cambiamento della direzione del getto di materia espulso dal buco nero supermassiccio al suo centro. Mentre in una radiogalassia il getto è perpendicolare alla nostra visuale, come era in precedenza per Pbc J2333.9-2343, adesso la galassia possiede un getto orientato verso di noi. Questo significa che Pbc J2333.9-2343 possiede un blazar. Questa drastica variazione della direzione del getto ha pesanti conseguenze: la radiazione emessa dalle particelle del getto, che si muovono in cerchio attorno a un campo magnetico molto forte, risulta assai più intensa. In questo modo, l’emissione radio da parte del getto eccede quella proveniente da tutto il resto della galassia: questo è il motivo per il quale Pbc J2333.9-2343 ha cambiato categoria.
La scoperta, unica nel suo genere, è stata possibile grazie alle osservazioni compiute con i radiotelescopi del Max Planck Institute, dell’Università di Yale e del Penn State Neil Gehrels Swift Observatory. Come afferma Lorena Hernández-García, ricercatrice del Millenium Institute of Astrophysics a capo dello studio, «Per confermare quell’idea [ndr, che il getto del buco nero supermassiccio avesse cambiato direzione] abbiamo dovuto effettuare moltissime osservazioni». Ma le cause dietro a questo drastico cambiamento non sembrano ancora chiare: potrebbe trattarsi di un evento quale la fusione con un altro oggetto cosmico, oppure di un incremento repentino dell’attività nel nucleo galattico. Nuovi studi potranno fornire una risposta definitiva.
Immagine in evidenza: Rappresentazione artistica di un buco nero supermassiccio attivo, con un getto che espelle materiale a velocità prossime a quella della luce. Crediti: Nasa/Jpl-Caltech