Realizzare un telescopio per onde radio da portare sulla Luna, per studiare l’Età Oscura dell’universo: questo è l’obiettivo del progetto Lunar Surface Electromagnetics Experiment-Night (LuSee-Night), che vede collaborare la Nasa con il Brookhaven National Laboratory del Department of Energy (Doe) degli Stati Uniti.

L’Età Oscura è un periodo della storia dell’universo iniziato circa 380 mila anni dopo il Big Bang. Durante quest’era, non erano ancora presenti strutture quali stelle, pianeti e galassie. Tuttavia, l’universo era già trasparente, ossia la luce era in grado di viaggiare per lunghe distanze senza essere catturata dalle altre particelle. Le onde radio provenienti dall’Età Oscura, infatti, sono ancora presenti nell’universo e costituiscono quello che gli astrofisici chiamano il Segnale dell’Età Oscura. Il rilevamento di queste onde permetterebbe di scoprire alcuni dei più grandi misteri sulla storia dell’universo: dalla sua formazione alla natura dell’energia oscura.

Ma allora perché non abbiamo ancora osservato nulla che provenga dall’Età Oscura? Il motivo sta nell’abbondanza di interferenze radio sulla Terra, che mascherano il Segnale dell’Età Oscura. Per rilevare questo segnale, occorre trasportare un radiotelescopio in un luogo dove non arrivano le emissioni radio della Terra. Per questo, Nasa e Doe hanno pensato al lato nascosto della Luna, quello che noi non possiamo mai vedere a causa della rotazione del satellite: grazie alla protezione della Luna, là dovrebbe essere semplice riconoscere le onde cosmiche.

La scelta del luogo, però, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Sul lato oscuro della Luna è molto difficile che l’attrezzatura scientifica sopravviva e riesca a trasmettere dati alla Terra: come spiega Paul O’Connor, Project Instrument Scientist di LuSee-Night, «si tratta di un ambiente vuoto, il che rende difficile rimuovere il calore, e c’è moltissima radiazione». Una sfida non da poco per il laboratorio di Brookhaven, che in ogni caso ha già dimostrato di saper costruire e far funzionare un prototipo di radiotelescopio. E anche se LuSee-Night non dovesse captare il Segnale dell’Età Oscura, la sua sopravvivenza sarà comunque un successo: proverà che la faccia nascosta del nostro satellite non è un luogo inaccessibile, bensì un potenziale laboratorio per esperimenti cosmologici.

Immagine in evidenza: il lato nascosto della Luna immortalato da un veicolo spaziale della Nasa. Crediti: Nasa’s Scientific Visualization Studio