Annunciata la nuova possibile data di lancio per Artemis 1: sabato 3 settembre, alle 20.17 italiane. Lo ha deciso la Nasa dopo la riunione tecnica di ieri, in cui il team di missione ha analizzato i problemi che il 29 agosto avevamo costretto allo stop del countdown.
Slitta quindi di un giorno la finestra di lancio, rispetto alla data del 2 settembre inizialmente prevista. Durante una nuova conferenza stampa, avvenuta quando in Italia era la notte del 31 agosto, l’agenzia spaziale statunitense ha confermato la perdita di idrogeno al terzo motore dello Space Launch System. Il guasto non ha riguardato però il motore in sé, informazione cruciale per dare il via libera al tentativo di lancio di sabato.
Nei prossimi giorni, il team di Artemis 1 modificherà leggermente le procedure di caricamento del propellente, in modo da aumentare le possibilità di successo. Le procedure aggiornate prevedono l’esecuzione del cosiddetto test di chilldown dei motori circa 30-45 minuti prima del conto alla rovescia durante la fase di riempimento rapido dell’idrogeno liquido nello stadio centrale.
Anche il meteo, che durante il tentativo di lancio del 29 agosto era peggiorato, sembra invece favorevole: i meteorologi dell’U.S. Space Force Space Launch Delta 45 prevedono condizioni meteorologiche buone per il lancio.
«Sono molto fiero di questo team di lancio – ha detto l’Amministratore della Nasa Bill Nelson – che ha già affrontato e risolto diversi problemi lungo la strada. Adesso abbiamo un problema che richiede tempo per essere risolto. Sls è un razzo nuovo di zecca, fatto da milioni di componenti e con un enorme livello di complessità, e non volerà fino a che non è pronto.» Nelson ha aggiunto che i rinvii di missione sono del tutto normali nel settore spaziale, soprattutto quando si ha a che fare con programmi nuovi. «Il volo spaziale a cui io stesso ho partecipato – ha detto – è stato rimandato quattro volte quando eravamo in rampa di lancio, ma il quinto tentativo di lancio ha portato a una missione perfetta. Volare è un business rischioso, e del resto l’obiettivo di Artemis è proprio quello di mettere sotto stress il più possibile l’intero sistema di lancio, in modo tale che funzioni perfettamente quando arriveremo al primo volo con astronauti di Artemis 2».