World Is Not Enough, in sigla Wine,  è un veicolo grande quanto un forno a microonde in grado di estrarre acqua da asteroidi o altri corpi celesti generando vapore che utilizza come propellente per volare in autonomia verso il prossimo obiettivo. Il prototipo è stato realizzato da Phil Metzger, University of Central Florida e la Honeybee Robotics, una piccola impresa di Pasadena- California. Lo studio è pubblicato su Phys-org.

Il progetto è il risultato del programma di trasferimento tecnologico della divisione  Small Business della Nasa che ha unito le competenze di uno scienziato di ricerca planetaria della University of Central Florida Phil Metzger e la Honeybee Robotics, una piccola e media impresa californiana, dando vita  a World Is Not Enough. Il prototipo è stato realizzato grazie anche alla collaborazione della Embry-Riddle Aeronautical University e i risultati sono pubblicati sulla rivista Phys-org.

Wine è un piccolo veicolo spaziale che estrae l’acqua da una superficie e la trasforma in vapore e quindi non esaurisce mai il carburante.

“Il processo funziona in una varietà di scenari a seconda della gravità di ciascun oggetto e potremmo saltare in autonomia sulla Luna, Cerere, Europa, Titano o Plutone, i poli di Mercurio insomma, dovunque vi sia acqua e una gravità sufficientemente bassa.” dice Metzger

Per produrre l’energia necessaria Wine ha bisogno di pannelli solari spiegabili oppure di piccole unità di energia nucleare ottenuta con decadimento, se si volesse arrivare in luoghi lontani dal Sole come Plutone.

Tre anni di lavoro teorico e di “modellizzazione” al computer da parte dello scienziato planetario della University of Central Florida che ha fornito materiale simulato di un asteroide prima che la Honeybee Robotics creasse il prototipo nei suoi stabilimenti. Per il successo dell’iniziativa sono stati necessari anche i prototipi di razzi propulsori a vapore sviluppati dalla Embry-Riddle Aeronautical University di Daytona Beach, Florida.

Il prototipo di veicolo spaziale di World Is Not Enough (WINE) può teoricamente esplorare “per sempre”, purché sia presente acqua e gravità sufficientemente bassa. Credito: Università della Florida centrale

Questo tipo di veicolo spaziale potrebbe avere un profondo impatto sull’esplorazione futura. Le missioni interplanetarie si interrompono una volta che il veicolo resta senza carburante. Veicoli che che usano la tecnologia di Wine consentirebbero di allungare notevolmente la vita operativa di una missione e aumentarne i ritorni scientifici. “Con Wine l’esplorazione potrà essere meno costosa e veloce”, conclude Metzger. Ora il team del progetto è in cerca di partner per finanziare lo sviluppo di nuovi esemplari del prototipo.

Per saperne di più: https://phys.org/news/2019-01-steam-propelled-spacecraft-prototype-theoretically-explore.html