Le due startup americane Relativity Space e Impulse Space stanno collaborando a una missione con destinazione Marte, che potrebbe esser lanciata già nel 2024. Missione candidata a realizzare il primo atterraggio commerciale sul Pianeta rosso e il cui annuncio è stato fatto congiuntamente dalle due startup lo scorso 19 luglio.
Nei programmi di Relativity Space e Impulse Space, realtà che non hanno ancora effettuato alcun lancio, la missione prevederebbe un lander robotico incapsulato dal nome Mars Lander, un progetto simile a quello delle passate missioni Nasa verso Marte. Il lander, così come lo stadio di crociera e la capsula d’ingresso, sarà sviluppato dalla società Impulse Space; Relativity Space, invece, si occuperà del lancio del veicolo spaziale, il Mars Cruise Vehicle, sfruttando il razzo Terran R che sta sviluppando: il primo razzo al mondo completamente riutilizzabile e stampato in 3D.
Secondo i piani delle due startup, all’arrivo su Marte lo stadio di crociera si staccherebbe e uno scudo termico rallenterebbe la capsula d’ingresso mentre entra nell’atmosfera marziana. La capsula utilizzerebbe quindi la collaudata combinazione dello staccamento dello scudo termico e il dispiegamento dei paracadute per rallentare a sufficienza e in sicurezza il Mars Lander mentre è in caduta libera.
A quanto annunciato, il lander potrà trasportare carichi utili per missioni governative e commerciali, inviando merci, altri piccoli lander e rover su Marte, in egual misura ai futuri servizi verso la Luna delle aziende che si sono aggiudicate il programma Commercial Lunar Payload Services della Nasa.
Una scommessa molto azzardata visto che finora solo la Nasa e la Cina sono stati in grado di far atterrare e a far funzionare dei veicoli spaziali su Marte. Anche l’Unione Sovietica e la Gran Bretagna hanno in passato effettuato atterraggi marziani, non riuscendo però a mantenere il contatto con i propri robot dopo l’atterraggio.
Prima di Relativity Space e Impulse Space, una proposta di missione commerciale verso Marte era stata annunciata già nel 2016 da SpaceX. Il lancio della missione Red Dragon, così si sarebbe chiamata, era previsto per il 2018 utilizzando una versione della navicella Dragon 2 che l’azienda di Elon Musk stava sviluppando per il Commercial Crew Program della Nasa. Una proposta che, seppur con il sostegno della Nasa attraverso un accordo Space Act non finanziato, è stata ritirata poco più di un anno dopo aver deciso di non perseguire atterraggi propulsivi per la navicella Dragon.
Ora, oltre all’annuncio, le due startup americane hanno di fronte a sé una strada decisamente lunga verso Marte, visto che Relativity Space sta ancora testando il suo razzo più piccolo, il Terran 1, mentre Impulse Space sta lavorando a veicoli per il trasporto nello spazio senza aver tuttavia in calendario una sua prima missione.
Immagine in evidenza: illustrazione di un lander marziano all’interno della sua capsula d’ingresso che si separa dal suo stadio di crociera all’arrivo su Marte. Crediti: Impulse Space