Sono in corso le ultime fasi di assemblaggio di Psyche, la sonda progettata dalla Nasa, in collaborazione con Caltech e Maxar Technologies, destinata all’esplorazione dell’asteroide omonimo.

In verità, Psyche (l’asteroide) è un planetesimale, ossia un corpo celeste roccioso ricco di metalli, e che si trova nella fascia principale di asteroidi del Sistema solare (tra le orbite di Marte e Giove, a circa 2,4 miliardi di distanza dalla Terra); il suo studio potrebbe fornirci preziose informazioni per comprendere meglio la materia primordiale dei pianeti del nostro sistema solare.

Il lancio della sonda Psyche è previsto per agosto 2022 e si ritiene che raggiungerà l’asteroide entro il 2026; una volta raggiunto e, mantenendo da quest’ultimo una distanza di sicurezza di circa 700 km dalla superfice dell’asteroide, inizierà le sue operazioni di osservazione grazie all’imager multispettrale e allo spettrometro (deputato all’analisi dei neutroni e dei raggi gamma provenienti dall’asteroide, al fine di individuare gli elementi che lo compongono).

Per raggiungere l’asteroide, la sonda si servirà sopratutto del sistema fotovoltaico progettato dalla Maxar Techonologies; in breve, si tratta di un sistema composto da 10 pannelli solari che serviranno ad alimentare tutta la strumentazione scientifica montata sulla sonda (il magnetometro, l’imager multispettale e lo spettrometro), nonché il Dsoc (Deep Space Optical Communications), vale a dire un sistema di comunicazione laser per la trasmissione di dati ad alta velocità (nettamente superiore alle prestazioni di comunicazione delle tecnologie a radiofrequenza).

Peculiarità dei pannelli solari, i quali si dispiegheranno solo un’ora dopo il lancio, sarà la capacità di fornire tutta la potenza necessaria per il viaggio verso l’asteroide Psyche.

Peter Lord, direttore tecnico della missione Psyche, sostiene che i suddetti pannelli solari saranno in grado di fornire tutta la potenza necessaria nonostante la notevole lontananza dal Sole.

In alto: Uno dei due pannelli solari montato sulla sonda Psyche
Crediti immagine: NASA/JPL-Caltech