È stato scoperto grazie al ‘cacciatore di esopianeti’ Tess della Nasa, si trova nei pressi della costellazione di Cassiopea ed è designato con un complesso codice alfanumerico: si tratta di Tic 470710327, un raro sistema stellare che ha suscitato l’interesse degli addetti ai lavori ed è al centro di un recente studio pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society Letters (articolo: “Mergers prompted by dynamics in compact, multiple-star systems: a stellar-reduction case for the massive triple Tic 470710327”).

La ricerca, coordinata dall’Istituto Niels Bohr dell’Università di Copenaghen, si è basata sia sui dati del satellite della Nasa, sia e soprattutto su simulazioni informatiche.

Un ruolo importante nello scovare questo unicum nella moltitudine dei dati di Tess è stato svolto da un gruppo di astrofili che ha partecipato a un progetto di citizen science: sono stati proprio questi volontari a notare che il sistema Tic 470710327 presentava delle anomalie e a segnalare la questione agli specialisti. In pratica, quello che in un primo momento sembrava un sistema stellare binario si è poi rivelato un trio: gli astri in coppia orbitano l’un l’altro, mentre il terzo – molto più massiccio – compie il suo giro intorno agli altri due.

In passato sono stati scoperti altri sistemi composti da tre stelle, ma Tic 470710327 – secondo gli autori dello studio – è veramente inedito: il suo trio è particolarmente massiccio e compatto, mentre di solito i sistemi ternari sono poco massicci. Inoltre, gli astrofisici hanno notato che il periodo orbitale delle stelle in coppia è pressoché uguale a quello di rotazione della Terra, mentre la loro massa complessiva è pari a 12 volte quella de Sole; questo valore è superato dal terzo astro, la cui massa è circa 16 volte quella della nostra stella. Infine, l’intero insieme è molto luminoso e questo dettaglio ha inizialmente creato un po’ di confusione, facendolo ritenere solo un sistema binario.

Dopo aver analizzato le caratteristiche di Tic 470710327, gli studiosi hanno cercato di ricostruirne le origini tramite le simulazioni informatiche. Tra le varie ipotesi formulate, quella ritenuta più compatibile con questa particolare realtà contempla la formazione di due sistemi binari; in uno di essi, ad un certo punto, si è verificata una fusione tra le due componenti che ha portato alla creazione di un’unica stella.

Gli autori del saggio ritengono che i risultati delle loro simulazioni possano costituire un utile modello-base relativo allo scenario più probabile per questo tipo di sistema stellare; tuttavia, a loro avviso, per approfondire al meglio la questione sono necessarie campagne di osservazione specifiche tramite telescopio.

In alto: elaborazione artistica dello scenario ipotizzato per le origini di Tic 470710327 (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Ucla)