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È il più interno dei quattro satelliti medicei di Giove ed è noto per essere il corpo celeste vulcanicamente più attivo dell’intero Sistema Solare: è la luna Io, che torna agli onori della cronaca per un suo nuovo ritratto.

L’immagine, opera del Large Binocular Telescope in Arizona, è particolarmente nitida e costituisce la foto a più alta risoluzione mai scattata dalla Terra; il ritratto, quindi, è in grado di competere con quelli scattati dalle sonde spaziali che hanno fatto visita a Giove e al suo sistema.

La realizzazione di questa foto, che sarà al centro di uno studio di imminente pubblicazione su Geophysical Research Letters, si deve alla sensibilità dello strumento Shark-Vis (System for coronagraphy with High order Adaptive optics from R to K band – Visible) e al sistema di ottica adattiva del telescopio, che permette di compensare le distorsioni prodotte dalle turbolenze atmosferiche. Nello specifico, Shark-Vis ha portato un tocco di tricolore in questa attività osservativa: lo strumento, infatti, è stato costruito dall’Istituto Nazionale di Astrofisica, sede di Roma, ed è stato installato sul telescopio nel 2023 insieme a Shark-Nir, un dispositivo suo complementare che opera nel vicino infrarosso. Shark-Vis è gestito da un gruppo di lavoro guidato dal principal investigator Fernando Pedichini, con il supporto del project manager Roberto Piazzesi.

La vista acuta di Shark-Vis, in particolare, ha permesso ai ricercatori di individuare un importante evento di ricopertura nei pressi di Pele, uno dei vulcani più evidenti di Io; in questa zona la superficie ha subito un ‘restyling’ a causa di depositi eruttivi prodotti da Pillan, un vulcano situato nelle vicinanze dell’area.

Le osservazioni condotte con Shark-Vis nelle lunghezze d’onda del visibile – spiegano gli studiosi – sono di grande importanza per identificare i luoghi in cui si verificano sia le eruzioni, sia i cambiamenti superficiali non rilevabili nell’infrarosso. Il team di Shark-Vis ritiene che lo strumento possa essere proficuamente utilizzato anche su altri corpi del Sistema Solare, come gli asteroidi.

In alto: la luna Io vista dallo strumento Shark-Vis (Crediti: Inaf/Large Binocular Telescope Observatory/Georgia State University; Irv-band observations by Shark-Vis/F. Pedichini; processamento a cura di D. Hope, S. Jefferies, G. Li Causi)