Approcci multipli per sviluppare tecnologie adatte a esplorare Venere, dal suo nucleo interno agli strati di nuvole più esterni. Questa la linea della Direzione della Tecnologia, dell’Ingegneria e della Qualità dell’Esa per il programma EnVision.
«Il Subsurface Radar Sounder (Srs) di EnVision, che trasmetterà e riceverà segnali radio per tracciare il sottosuolo venusiano, raggiungerà questo obiettivo utilizzando frequenze molto basse – 9 Mhz – con un’antenna molto grande di 16 metri di diametro», dichiara Paul Moseley a capo della direzione Esa.
Il prototipo Sener, di manifattura spagnola e candidato alla definizione di un sistema di antenna per l’esplorazione di Venere, ha cercato la migliore condizione per verificare le comunicazioni, evitando interazioni con il suo ambiente. La prova doveva tenere conto e adattarsi alle strutture di test dedicate, come la camera Hertz dell’Esa, che in ogni caso non è attrezzata per funzionare con frequenze così basse.
«L’unica opzione rimasta era andare all’aperto, ma il terreno avrebbe comunque interferito con l’antenna, distorcendo i risultati. Così il team ha deciso di sospendere l’antenna Srs e un mockup a grandezza naturale del veicolo spaziale EnVision da un pallone, sollevandolo a più di 200 metri dal suolo», chiarisce Moseley.
Per ridurre ulteriormente le interferenze con l’ambiente terrestre, l’antenna è stato inclinata per puntare verso l’orizzonte. I risultati della campagna di test mostrano che il design dell’antenna funziona come previsto. Il test aiuterà a guidare la selezione finale di una sorgente per lo strumento ecoscandaglio di EnVision.
La missione, che mira al lancio nei primi anni 2030, trasporterà anche spettrometri per il suono atmosferico e di superficie, un esperimento di radioscienza per tracciare il campo gravitazionale venusiano e un radar di imaging proveniente dalla Nasa.
E ci sarà anche l’Italia che, attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana, avrà la responsabilità di realizzare il radar sounder per lo studio dei primi strati della superficie del pianeta a profondità dell’ordine di alcune centinaia di metri.
In apertura: un test Esa per Aerial l’antenna per la missione dedicata a Venere. Credito: Sener