Così come avviene sul pianeta Terra per un grande progetto in costruzione, anche sulla Luna si dovrà garantire la migliore valutazione d’ impatto ambientale per la posizione del moon village del programma Artemis, programmato per il 2024 con la presenza di umani.

La vasta area individuata è quella del Polo sud lunare dove il Sole, a differenza di quanto accade sulla Terra, illumina debolmente e solo per poco tempo la zona, a causa dell’inclinazione della Luna di soli 1,5 gradi del suo asse rispetto alla nostra stella.

Di conseguenza, nessuno degli emisferi lunari raggiunge posizioni di avvicinamento o di lontananza dal Sole per lunghi periodi e per questo gli scienziati sono alle prese con un progetto di realtà virtuale che individui la migliore posizione al Polo sud lunare, dove alcune aree sono più illuminate di altre e dove si possano raggiungere riserve di acqua ghiacciata.

Per garantire il fabbisogno di acqua si deve tener conto di brevi viaggi in aree in completa oscurità, che trattengono acqua ghiacciata con  temperature che possono scendere fino a  circa  -391 gradi Fahrenheit.

Altro elemento che concorre allo studio di valutazione d’impatto ambientale è il luogo di atterraggio di veicoli spaziali su un bordo del cratere o su una cresta possibilmente più piatta per evitare il ribaltamento del veicolo.

La condizione migliore per l’atterraggio è almeno a un chilometro di distanza dal campo base dove l’habitat lunare, costruito con pannelli solari e strumentazione scientifica, deve essere al riparo dai detriti, particelle superficiali e altri gas che si propagano nei pressi di un sito di atterraggio, per quanto controllato e a distanza dai luoghi abitati.

«Stiamo esaminando distanze, elevazioni e pendenze nella nostra pianificazione.», afferma Ruthan Lewis, ingegnere biomeccanico e industriale, architetto e leader nell’analisi e pianificazione del sito del Polo Sud al lavoro nella squadra NASA.

Tra le molte caratteristiche interessanti della regione del Polo Sud c’è la sua posizione proprio tra il lato della Luna rivolto verso la Terra e quello nascosto.

Questi due emisferi sono geologicamente molto diversi, con il lato nascosto alla Terra con molti più crateri e una crosta più spessa rispetto al lato vicino. Gli scienziati non sanno perché le due parti si siano formate in questo modo.

Tra le valutazioni della migliore posizione e del luogo lunare che rispetti i vincoli necessari per il campo base di Artemis, c’è la necessità di garantire l’uso delle onde radio per comunicare con gli astronauti che lavorano sulla Luna.

Se quindi è certo che il Polo sud ospiterà il campo base poichè si trova nella posizione ottimale per garantire acqua, luce e la giusta elevazione sui bordi di crateri, gli scienziati non escludono tra le valutazioni, anche la facilità di spostamenti per raggiungere luoghi perennemente al buio, la sicurezza per l’allunaggio di veicoli spaziali in sicurezza per l’habitat e non ultimo anche il poter consentire agli astronauti di raccogliere campioni di rocce e polvere su ciascun emisfero della Luna, anche quello che non vediamo dalla Terra.