Successo per il nuovo test di Blue Origin. Il 14 gennaio un nuovo modello del sistema suborbitale New Shepard, il numero 14, formato da un vettore e una capsula per equipaggio entrambi riutilizzabili, è decollato dal sito di test nel Texas occidentale. Obiettivo della missione: testare il sistema di lancio per il volo con astronauti. Come da programma, la navetta sì è separata dal razzo circa due minuti e mezzo dopo il decollo e ha raggiunto un’altitudine di 107 chilometri per poi atterrare tramite dei paracadute 10 minuti e 15 secondi dopo il liftoff. L’arrivo a terra della capsula ha seguito quello del booster, che si è adagiato con successo sulla predisposta piattaforma di landing. Denominata Rss First Step, la capsula presentava diverse modifiche rispetto alla versione precedente atte a supportare il volo spaziale umano, quali: sedili, nuovi sistemi di comunicazione e display, sistemi di controllo ambientale per la temperatura e l’umidità. A bordo 50.000 cartoline inviate dagli studenti di tutto il mondo a Club for the Future, un’organizzazione senza scopo di lucro affiliata alla compagnia.

Lo scorso anno Blue Origin ha eseguito un solo volo di prova di New Shepard, a ottobre, a valle del quale, secondo quando riportato dal sito spacenews.com, la compagnia aveva affermato di aver bisogno «solo di un paio di voli in più prima di iniziare il trasporto di persone».

Il volo inaugurale con uomini a bordo sembrerebbe dunque ormai prossimo, tanto che durante la diretta del lancio Ariane Cornell, direttore del comparto astronauti e delle vendite orbitali, ha dichiarato: «Ci sarà molto da divertirti nel 2021». Tuttavia la società non ha fornito dettagli sulla timeline dei lanci né sul programma per la commercializzazione dei voli.

Ciò che è noto è che la Blue Origin experience includerà il privilegio di galleggiare nello spazio suborbitale per 4 minuti in assenza di peso e la vista mozzafiato del pianeta da un grande oblò per 6 passeggeri. A concorrere con la compagnia guidata dal fondatore di Amazon, Jeff Bezos, nel settore del turismo spaziale suborbitale anche Virgin Galactic, parte del Virgin Group di Richard Branson. La società sta sviluppando uno spazioplano chiamato SpaceShipTwo per portare clienti paganti fino alla frontiera dello spazio. L’ultimo veicolo SpaceShipTwo, noto come VSS Unity, ha raggiunto lo spazio con due voli di prova, uno a dicembre 2018 e l’altro nel febbraio 2019. Unity ha tentato la sua terza missione il mese scorso, interrotta da un problema di connessione al computer. I due piloti e l’aereo spaziale sono rientrati a terra senza riportare danni.