‘La talpa della missione InSight non è stata in grado di ottenere la giusta frizione per poter scavare. Per questo motivo il suo lavoro su Marte è terminato, ma la missione continua per gli altri strumenti a bordo del lander’. Con queste parole la Nasa ha annunciato lo stop della sonda termica sviluppata dalla Dlr che dal 28 febbraio 2019; lo strumento ha tentato di scavare il terreno marziano per misurare la temperatura interna del pianeta, fornendo dettagli sul motore termico interno che guida l’evoluzione e la geologia di Marte. Dopo diversi tentativi, a causa della natura del terreno, la talpa non è riuscita a portare a termine il suo compito proprio per la mancanza di attrito di cui ha bisogno per ‘martellare’ il suolo.

Parte dello strumento Heat Flow and Physical Properties Package (Hpc3), la talpa è lunga 40 centimetri, è stata progettata per scavare fino a tre metri di profondità ed è collegata al lander da un cavo con sensori di temperatura incorporati. «Abbiamo fatto del nostro meglio – commenta Tilman Spohn, responsabile dello strumento per la Dlr – ma Marte e la nostra talpa rimangono incompatibili. Fortunatamente abbiamo imparato molto a vantaggio delle future missioni che tenteranno di scavare nel sottosuolo».

Nessuna missione prima di InSight ha tentato di penetrare nel sottosuolo. Riuscire nell’impresa è importante per una serie di motivi: i futuri astronauti potrebbero dover scavare in profondità per accedere al ghiaccio d’acqua e lo studio del sottosuolo è cruciale per capire se il pianeta è in grado di supportare la vita microbica.

Nel corso della sua vita operativa la talpa ha fornito informazioni importanti sul suolo e il suo lavoro ha permesso agli ingegneri di acquisire nozioni importanti sul funzionamento del braccio robotico. Nel dettaglio, sia il braccio sia la paletta dello strumento sono stati utilizzati in modi non previsti inizialmente. Ora i tecnici sono al lavoro sul braccio robotico che sarà utilizzato per seppellire il cavo di collegamento tra il sismometro e il lander, che ha registrato più di 480 terremoti marziani.

Nel frattempo, la Nasa ha esteso la missione di InSight per altri due anni, fino a dicembre 2022. Oltre al sismometro, nella suite di bordo c’è anche un esperimento radio che dovrebbe rivelare la natura solida o liquida del nucleo di Marte. Inoltre, i sensori meteorologici del lander sono stati in grado di fornire dati molto precisi sul meteo marziano. Questi ultimi forniranno la prima rete per il controllo meteo del pianeta rosso in sinergia con la strumentazione a bordo del rover Curiosity e di Mars 2020, che atterrerà il 18 febbraio prossimo nel Cratere Jezero.