L’età geologica del cratere di Finsen – situato nell’emisfero meridionale del lato nascosto della Luna –  è di circa 3,5 miliardi di anni. Lo afferma uno studio cinese condotto dall’Aerospace Information Research Institute della Chinese Academy of Sciences pubblicato sulla rivista Icarus. L’età è stata misurata grazie al  conteggio del numero dei crateri un metodo di indagine secondo il quale più una superficie è vecchia, più essa tenderà ad avere un certo numero di crateri rispetto a una più giovane.

Grazie a questa stima è possibile ricavare attraverso il confronto le età relative di diverse superfici dello stesso corpo celeste e ottenere una datazione assoluta. Il team cinese ha utilizzato i dati delle sonde Chang’e-2 e  Chang’e-4 per mappare manualmente la superficie del cratere e  l’età geologica di Finsen è stata determinata adattando la distribuzione della frequenza delle dimensioni del cratere ottenuta alla cronologia dei crateri lunari standard. 

I ricercatori hanno infine calcolato anche la profondità dei 25 crateri più ampi all’interno del cratere di Finsen e hanno scoperto che  il  loro tasso di degradazione che ha lo stesso ordine di grandezza di quello presente nei mari lunari, le pianure basaltiche che hanno avuto origine da antiche eruzioni di materiale incandescente seguite all’impatto con asteroidi massicci. Tuttavia gli scienziati ritengono il tasso di degrado dei crateri lunari sia più lento di quello di altri corpi rocciosi senza atmosfera, come gli asteroidi. Ad oggi i ricercatori  sono concordi nell’affermare che i tassi di degradazione sono più elevati in questi corpi celesti per via dei movimenti di massa causati dalle scosse sismiche globali indotti dai vari impatti.

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