Il materiale meteoritico rilevato sulla Terra che finora si presumeva fosse privo di acqua, poiché formatosi nel Sistema solare interno, sembra contenere idrogeno sufficiente da aver consentito all’acqua scorrere in abbondanza sulla superficie del nostro pianeta.

Questo è quanto emerge in un nuovo studio, condotto da un team dell’American Association for the Advancement of Science su una tipologia di meteorite nota come Estatite Condriti, una rara forma di meteorite che comprende il 2% delle condriti cadute sulla Terra.

Le Enstatite Condriti sono note per essere tra i materiali di cui era composta la proto-Terra. Tuttavia, poiché le Ec si sarebbero formate vicino al Sole, dove le condizioni erano così estreme da impedire la ‘sopravvivenza’ del ghiaccio d’acqua, sono state escluse dai possibili candidati che avrebbero trasportato l’acqua sul nostro pianeta.  La comparsa di acqua terrestre è generalmente associata a un periodo successivo alla formazione del pianeta, a seguito dell’impatto di meteoriti di Condrite Carboniosa, originati nel Sistema Solare esterno dove l’acqua era più abbondante. 

Inizialmente, i modelli di formazione planetaria descrivevano la proto-Terra come un mondo ‘secco’ privo di acqua, a seguito del catastrofico impatto con un oggetto delle dimensioni di Marte. Pertanto, l’origine dell’acqua sulla Terra resta ancora sconosciuta.

Per limitare le incertezze che avvolgono il mistero dell’acqua terrestre il nuovo studio ha misurato il contenuto di idrogeno in tredici meteoriti Ce, scoprendo che questa tipologia racchiude molto più idrogeno di quanto precedentemente ipotizzato.

Sebbene la teoria che le Enstatite Condriti contenessero abbastanza idrogeno da fornire acqua sufficiente alla crescente proto-terra fosse già stata proposta, non era mai stata testata a causa delle difficoltà riscontrate nel misurare le concentrazioni di idrogeno nelle Ec –  un ostacolo che questo studio ha superato. 

I risultati mostrano che le quantità di idrogeno trasportato sul nostro proto-pianeta sarebbero state pari a tre volte la quantità di acqua degli attuali oceani terrestri. Ulteriori analisi hanno mostrato che gli isotopi di azoto delle Ec sono strettamente allineati con quelli del mantello terrestre, supportando così la teoria secondo cui le origini dell’acqua terrestre si trovano all’interno delle rocce da cui è stato formato il nostro pianeta.  

Lo studio è stato pubblicato su Science.