Quando pur non piccolo ero ignorante ho sempre pensato che per raggiungere un pianeta lo punti con un razzo e lo raggiungi. Poi Keplero, Newton, il movimento dei pianeti, l’effetto fionda, la distanza, mi hanno fatto capire che è come per gli sport con la palla, devi immaginare dove sarà, non dove è, per colpirla correttamente. Insomma andare su Marte non è un punto punto. E in questo lungo viaggio fatto di milioni e milioni di chilometri le correzioni di rotta sono inevitabili, in primis per preservare la missione e il pianeta obiettivo.

E così la Mars 2020 della Nasa, Hope degli Emirati Arabi e la cinese Tianwen 1 hanno aggiustato la rotta, come da programma, in modo da raggiungere il pianeta rosso il prossimo febbraio.

Manovre riuscite perfettamente sia per la sonda Mars 2020, lanciata per portare su Marte il rover Perseverance alla prima delle cinque manovre di correzione della rotta previste nella missione, per la missione cinese Tianwen 1, che il primo agosto scorso ha acceso il suo motore principale per 20 secondi e infine per la sonda Hope, degli Emirati Arabi Uniti, lanciata il 19 luglio .