Dalla Terra al Pianeta Rosso e ritorno, passando per i recessi misteriosi delle Valles Marineris: questo, in sintesi, il percorso, anche interiore, intrapreso da Anna Persson, la protagonista della tetralogia “Deserto Rosso”. L’opera, firmata dalla biologa Rita Monticelli, unisce fiction e rigore scientifico e delinea uno scenario credibile nell’ipotizzare come possa avvenire la colonizzazione umana di Marte. Data la centralità che ha assunto il pianeta nella ricerca spaziale odierna, l’opera è senz’altro di attualità e la trama presenta, oltre a colpi di scena e ad un tocco di mistero, spunti interessanti che sembrano rispondere a tanti interrogativi sulle possibilità di vita su Marte.
I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto la protagonista il cui temperamento è descritto con efficacia anche nelle sue debolezze. Tuttavia, alcune analisi psicologiche fin troppo minuziose e le incursioni nel mélo, specie nel quarto libro, appesantiscono il testo. Nel complesso, la narrazione scorre piacevolmente nei primi tre volumi; nel quarto, invece, l’eccessivo utilizzo del flashback rende poco fluida la lettura.
In definitiva, va apprezzato senz’altro lo sforzo dell’autrice di creare un’epopea credibile su un tema molto sentito e di grande impatto sull’immaginario collettivo, ma “Deserto Rosso” appare prevalentemente consigliabile agli appassionati die-hard di fantascienza.