Questa non può essere una recensione.

Non può esserlo perché una recensione è l’opinione su un’opera nella sua completezza. In questo caso siamo di fronte, più correttamente, ad un primo giudizio sulla base del primo di 8 volumi di una saga musical fantascientifica il cui obiettivo in termini di trama nel primo volume è appena delineato, come è appena delineato il motivo della missione spaziale in cui una rock band composta da artisti internazionali, per la maggior parte anglosassoni, americani, e un giapponese, band creata ad hoc per compiere un giro del sistema solare a bordo di una nave spaziale dalla forma di una chitarra elettrica nel tentativo di creare un brano musicale di tale originalità e perfezione da fermare la fine del mondo, provocata da un fenomeno sonoro la cui origine non è dato sapere in questo primo volume del racconto.

L’opera si chiama The Prism, l’autore è Matteo De Longis, la casa editrice è la Bao Publishing, giovane casa editrice che si è fatta largo rapidamente nel mondo del fumetto.

Gli avvenimenti sopra narrati, avvengono in un futuro abbastanza prossimo, il 2059, forse un po’ troppo prossimo per giustificare scientificamente quanto accade. Sebbene lo sforzo vi sia, grazie alla partecipazione esterna ed interna di Adrian Fartade, divulgatore scientifico, e la laurea in ingegneria aerospaziale dell’artista che ha disegnato e creato il fumetto.

È interessante la scelta della scienza dei suoni come elemento cardine su cui si poggia la trama, una scienza, quella dei suoni, in rapida e costante evoluzione che sembra poter fornire in un prossimo futuro importanti applicazioni in molti settori della nostra esistenza.

Dal punto di vista del fumetto non possiamo che riconoscere all’artista un puro talento, A conferma della qualità di selezione dei propri autori dai parte di una casa editrice che ha una reputazione importante come appunto la Bao Publishing.

Nell’opera c’è un rimando, nel tratto del disegno, ai manga di ultima generazione, mentre per la descrizione dei protagonisti chiamati a salvare il mondo, l’autore sembra accontentarsi di alcuni stereotipi legati al modo di vivere ed essere di grandi artisti della musica e non solo. L’artista giapponese, ad esempio, è dedito alla contemplazione ed è astemio, mosca bianca del gruppo.

Siamo di fronte ad un’opera importante: 8 volumi, 180 pagine il primo volume e dobbiamo ritenere che anche i successivi abbiano lo stesso formato, 21 euro a volume.

Al termine del primo volume la postazione di Adrian Fartade, protagonista anche nel fumetto, sebbene nel primo volume non sia ancora chiaro il suo ruolo, o meglio sembra il responsabile della comunicazione. Nella postfazione sembra avere un ruolo più importante, a meno che non si trattasse di autoironia. Lo sapremo nei prossimi volumi.

Attenzione alla postfazione, vi sono riferimenti alle vicende narrate che nel primo episodio non sono ancora accaduti.