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Il 2 aprile Nasa ha annunciato un bando con cui l’agenzia invita a presentare proposte per condurre le prossime due missioni di astronauti privati verso la Stazione Spaziale Internazionale (Iss), aprendo alla possibilità che tali missioni non siano comandate da ex astronauti della agenzia statunitense.
Si tratta della quinta e della sesta missione di questo tipo di missioni verso la Iss chiamate Pam (private astronaut missions) e fanno parte di un più ampio sforzo di commercializzazione dell’orbita terrestre bassa da parte della Nasa.
Sebbene le regole del bando richiedano che il comandante abbia prestato servizio come membro dell’equipaggio della Iss per un lungo periodo (30 giorni o più), e che sia stato coinvolto nelle operazioni della stazione orbitante negli ultimi cinque anni, l’agenzia ha lasciato aperta la possibilità di far comandare queste future missioni da qualcuno che non sia un ex astronauta della Nasa: sono infatti candidabili come comandante alternativo anche ex astronauti dell’Agenzia spaziale canadese (Csa), dell’Agenzia spaziale europea (Esa) o dell’Agenzia giapponese per l’esplorazione aerospaziale (Jaxa) con requisiti simili di esperienza sulla Iss.
Questo significa che il comandante di una di queste future missioni potrà giungere da aziende private come Axiom Space, la quale nel 2024 ha assunto nel suo team l’ex astronauta dell’Esa Tim Peake, e il takonauta Koichi Wakata, ex astronauta della Jaxa, come responsabile tecnico per la regione Asia-Pacifico.
Axiom Space ha vinto tutti e quattro i premi Pam assegnati dalla Nasa fino ad oggi, volando per ciascuno con una missione nel 2022, 2023 e 2024 e con la quarta misisone, Ax-4, prevista non prima di maggio. Ora però dovrà affrontare la concorrenza di Vast, un’azienda che progetta lo sviluppo di stazioni spaziali commerciali e che ha già dichiarato la sua intenzione di presentare proposte per il prossimo concorso Pam lanciato ora da Nasa.
Immagine in evidenza: la navicella Crew Dragon utilizzata per la missione Ax-1 di Axiom Space agganciata alla Iss nell’aprile 2021. Crediti: Nasa.