Un team della Nasa ha mappato quasi 10 miliardi di singoli alberi nelle terre aride dell’Africa per valutare la quantità di carbonio immagazzinata al di fuori delle fitte foreste tropicali del continente. Per lo studio sono stati utilizzati i dati acquisiti dai satelliti commerciali QuickBird-2, GeoEye-1, WorldView-2 e WorldView-3 gestiti da Maxar Technologies.

I ricercatori hanno scoperto che ci sono molti più alberi sparsi nelle regioni semi-aride dell’Africa di quanto ipotizzato in precedenza. Tuttavia questa vegetazione immagazzina meno carbonio di quanto previsto da alcuni modelli.

Nello specifico il team ha stimato che circa 0,84 petagrammi di carbonio (pari a 1 miliardo di tonnellate) sono bloccati nelle terre africane.

Il carbonio circola costantemente tra la terra, l’atmosfera, l’oceano e viceversa. Gli alberi rimuovono l‘anidride carbonica dall’atmosfera terrestre durante il processo di fotosintesi e la conservano nelle loro radici, tronchi, rami e foglie. Per questo motivo l’aumento della copertura arborea è spesso suggerito come soluzione per compensare le emissioni di carbonio in costante aumento.

Gli scienziati hanno esaminato 30 diverse specie di alberi per misurare la massa delle foglie, quella legnosa e delle radici. Hanno valutato la quantità di carbonio e stabilito una relazione statistica con l’area della chioma degli alberi.

I dati ottenuti dalla Nasa sono disponibili al pubblico. Potranno essere utilizzati dai ricercatori e dai governi per attuare politiche di monitoraggio dei livelli di inquinamento.