di Davide Patitucci
Terapista di giorno, scienziata la sera. Rosa Castro, appassionata di astronomia, presta il suo tempo libero alla scienza. Ha deciso di prender parte a uno dei progetti della Nasa per i cittadini scienziati, Backyard worlds: planet 9. È così che, insieme ad altri tre scienziati non professionisti, riesce a scoprire un corpo celeste a metà strada tra un pianeta e una stella: una nana bruna. Battezzata Wisea J110125.95+540052.8, si tratta di una stella mancata. Una stella che non si è mai accesa. È la prima nana bruna scoperta da quando il progetto ha avuto inizio, nel febbraio del 2017. Scandagliando al suo pc diverse immagini del cielo rese pubbliche dalla Nasa, e districandosi tra innumerevoli puntini colorati, Rosa Castro è riuscita a scovare un puntino colorato che spiccava rispetto agli altri. E che, da una foto a un’altra, appariva in posizioni diverse.
È così che la donna appassionata di scienza ha capito che non si trattava di un artefatto d’immagine, ma di un corpo celeste in movimento. Non è il primo successo per questa cittadina scienziata. Lo sguardo allenato di Rosa Castro, che si definisce una persona molto attenta ai dettagli, le ha già permesso, infatti, di aiutare gli scienziati a classificare un centinaio di oggetti.
I dettagli di questa nana bruna sono illustrati in un articolo pubblicato a maggio su The Astrophysical Journal Letters. Dalla data di pubblicazione, all’incirca 117 nuove candidate nane brune si sono aggiunte alla lista nell’ambito del progetto. Backyard worlds: planet 9 – sviluppato da Nasa, Arizona state university, University of california, Berkeley, dallo Space telescope science institute di Baltimora, dall’American museum of natural history di New York e dalla piattaforma Zooniverse – nasce con l’intento di catturare il fantomatico nono pianeta del Sistema solare che, secondo alcune osservazioni, si troverebbe oltre l’orbita di Plutone. “Abbiamo pensato che per identificare il nono pianeta sarebbe stato meglio aprire la ricerca al pubblico – spiega Marc Kuchner, astrofisico del Nasa Goddard space flight center di Greenbelt, nel Maryland -. Speriamo nel tempo di trovare migliaia di interessanti nane brune”. Il progetto si basa sulle immagini catturate dal telescopio spaziale a infrarossi Wise (Wide-field infrared survey explorer), specializzato per scovare oggetti freddi come le nane brune e operativo tra il 2009 e il 2011, prima di essere sostituito, nel 2013, dalla nuova versione Neowise per lo studio dei Near earth objects (Neo), corpi che potrebbero potenzialmente impattare con la Terra.