Il loro aspetto ricorda una mezzaluna e spesso, viste dall’alto, assomigliano il celebre emblema della Flotta Stellare di Star Trek: sono le dune individuate dalla sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa nei pressi del polo nord di Marte.
La zona presenta un ‘campo’ di dune formatesi lungo una rupe nel Chasma Boreale, un ampio canyon che si estende per circa 560 chilometri nel quadrilatero del Mare Boreum. A realizzare lo scatto di quest’area è stata la fotocamera Hirise (High-Resolution Imaging Science Experiment), quando la sonda si trovava a una distanza di 197 chilometri dal ‘volto’ del pianeta; l’immagine è stata realizzata con un particolare filtro, che ha conferito alla sabbia un colore bluastro.
Le dune in questione sono state definite ‘barcane’ e sono diffuse anche sulla Terra. Le barcane si formano in aree sabbiose dove i venti spirano in una direzione dominante: questa caratteristica produce dune dalla tipica forma a mezzaluna in cui le estremità puntano sottovento mentre la sabbia si raduna in creste e pendii. Le barcane sono ritenuto molto importanti dagli studiosi perché possono rivelare molti indizi sull’ambiente circostante e sulla direzione dei venti in una determinata regione.
Le folate che spazzano il polo nord del Pianeta Rosso probabilmente si muovono in varie direzioni perché le dune hanno un aspetto irregolare e non tutte hanno la forma a mezzaluna. La fotocamera Hirise opera nelle lunghezze d’onda del visibile, ma con una lente telescopica che permette la realizzazione di immagini ad una risoluzione particolarmente elevata: questa caratteristica la rende uno strumento ottimale per studiare la superficie di Marte, su cui è in grado di rilevare oggetti della dimensione di un metro. Hirise può effettuare anche osservazioni nel vicino infrarosso, utili per raccogliere dati sui minerali marziani.
Lanciata il 12 agosto 2005, Mro è entrata nell’orbita di Marte il 10 marzo 2006: da oltre 16 anni la missione è in piena attività e la sua longevità permette ai planetologi di valutare i cambiamenti che avvengono sulla superficie del Pianeta Rosso.
Crediti immagine: Nasa/Jpl-Caltech/UArizona