Un turbinio di colori che si snoda lungo i bracci della sua spirale, conferendole un look scintillante e armonioso: così si è mostrata – all’obiettivo dell’infaticabile ‘fotografo spaziale’ Hubble – Ngc 6753, galassia nota per la presenza della corona, vale a dire un’impalpabile area di gas caldi che la circonda, assumendo una forma sferoidale. La foto (qui in alta risoluzione) è stata realizzata dal telescopio Nasa-Esa con lo strumento Wfpc2 (Wide Field and Planetary Camera 2). La galassia a spirale, classificata anche come Leda 62870 ed Eso 184-22, si trova a circa 150 milioni di anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione del Pavone, ed è stata scoperta il 5 luglio 1836 da John Herschel. I suoi bracci sono vivacizzati da regioni di uno sgargiante colore blu, sede di stelle giovani che brillano intensamente alla luce ultravioletta, e da aree illuminate di rosso, dove si trovano gli astri più agé, le cui emissioni sono nel vicino infrarosso.
Tutto l’insieme è attorniato dalla corona galattica, una caratteristica molto rara da scorgere; sono solo due le galassie sufficientemente massicce e vicine da poter permettere agli astronomi di osservare questo fenomeno e una di queste è, appunto, Ngc 6753. Le corone sono così calde che possono essere individuate grazie alle loro emissioni a raggi X e vengono ritenute un elemento di grande importanza dagli studiosi perché possono fornire particolari utili a comprendere i processi di formazione delle galassie. Infatti, nonostante i progressi degli ultimi anni, questi meccanismi lasciano ancora numerosi interrogativi aperti e, data anche la varietàdi forme con cui le galassie si presentano, al momento nessuna teoria formulata appare in grado di dare una risposta unitaria.
Lo splendido ritratto di Ngc 6753 è l’opera più recente nella straordinaria galleria realizzata da Hubble che, in oltre 27 anni di onorata carriera, ha avuto un ruolo fondamentale nell’esplorare le profondità del cosmo. Il testimone di Hubble verrà raccolto dal Jwst (James Webb Space Telescope), nuovo e ancor più potente telescopio spaziale, frutto di una collaborazione internazionale tra Nasa, Esa e Canadian Space Agency. Il Jwst sarà lanciato nell’ottobre 2018 e, considerato che il suo illustre predecessore sarà attivo fino al 30 giugno 2021, per oltre due anni il nuovo telescopio sarà operativo insieme ad Hubble in una sorta di ‘passaggio del testimone’ cosmico.