Spazio alle collaborazioni multilaterali tra paesi in materia di detriti spaziali in attesa di un accordo internazionale più ampio
Fulvia Croci25 settembre 2017
La cooperazione internazionale in materia di detriti spaziali è una questione di primaria importanza nell’agenda di tutte le agenzie spaziali. Lo scorso 21 settembre l’argomento è stato affrontato durante un incontro organizzato dall’Aerospace Corporation: nel dettaglio alcune delegazioni hanno sottolineato la necessità di sottoscrivere accordi multilaterali come previsto dal Code of Conduct for Outer Space Activities.
Questo codice introdotto dall’Unione Europea nel 2008, comprende una serie di disposizioni mirate a ridurre la possibilità di eventuali collisioni e a diminuire la produzione di detriti spaziali. Il codice ha da subito incontrato il favore di alcune nazioni tra cui gli Stati Uniti ma ha anche subito l’opposizione di altri, che ne hanno bloccato i progressi. Sul fronte Onu, il Comitato per gli Usi Pacifici dello Spazioha approvato uan serie di linee guida e un primo set di disposizioni già lo scorso anno e prevede di completarlo per presentarlo all’Assemblea Generale nell’autunno del prossimo anno.
Tra i paesi intenzionati ad andare avanti con gli accordi multilaterali in materia di detriti, L’Australia che il prossimo 25 settembre inaugurerà la propria agenzia spaziale. Il paese ha dato il via a una collaborazione con gli Stati Uniti sfruttando al meglio le proprie capacità come quella che riguarda la gestione degli asset di monitoraggio, una serie di strutture situate nell’emisfero meridionale. Gli accordi multilaterali tra nazioni possono portare a un miglioramento nell’ambito del controllo dei detriti sul breve e medio periodo, in assenza di un accordo internazionale più ampio.«Siamo intenzionati a portare avanti questo modello di aprtnership – ha detto Jan Drobik, consigliere per la difesa, scienza e tecnologia presso l’Ambasciata australiana – ci stiamo attrezzando con uan serie di strutture per il monitoraggio nell’area meridionale del paese. Quella dei detriti è una questione fondamentale che non può essere affrontata dal singolo paese ma necessita di un’azione multilaterale».