Nell’universo, la nascita di nuovi oggetti a partire da corpi celesti esistenti è un processo affascinante e spesso misterioso, la cui indagine può dirci molto sulla storia e l’evoluzione del cosmo. È il caso, ad esempio, di alcuni pianeti distanti analizzati dai ricercatori della Johns Hopkins University: in base al nuovo studio, questi mondi avrebbero avuto origine a partire da sottili e densi anelli di cometa. L’analisi, condotta grazie all’osservatorio Infrared Telescope Facility alle Hawaii e al telescopio Spitzer della Nasa, è stata presentata qualche giorno fa all’American Astronomical Society’s Division for Planetary Sciences.

Gli scienziati sono riusciti a calcolare la massa di questi anelli di cometa a partire dalla quantità di luce da loro riflessa: i risultati mostrano che i pianeti da qui sviluppati avrebbero la massa di diverse Terre.  In particolare, gli scienziati si sono concentrati sull’anello di polvere rossa che circonda HR 4796A, e che avrebbe dato origine a un sistema planetario dalla struttura alquanto insolita. «Di solito, non si osservano distanze così ravvicinate in sistemi planetari così giovani – osserva Carey Lisse dell’Applied Physics Laboratory alla Johns Hopkins University – ma ci vuole più tempo perché un sistema esoplanetario assuma una configurazione paragonabile a quella del nostro sistema solare».

Dopo aver passato in rassegna alcune ipotesi, Lisse e colleghi hanno attribuito questa struttura ravvicinata all’azione combinata di più oggetti celesti, che avrebbero in un certo senso ‘guidato’ il materiale attraverso gli anelli. «È come se ci fosse una moltitudine di mini-pianeti – spiega Lisse – che con le loro ridotte velocità avessero indotto gli anelli a formare strutture più strette – in modo simile a ciò che è avvenuto agli anelli di Saturno». Se confermata, questa ipotesi potrebbe costituire un cambio di paradigma nello studio dell’evoluzione dei sistemi planetari: oltre a pianeti nati da un ‘grande evento’ cosmico, infatti, bisognerà includere anche modi nati a partire da ‘mattoni’ più piccoli.