Si sono comportati come quei discoli che nelle foto di gruppo si divertono a fare gesti scherzosi, rovinando, però, l’insieme dell’immagine. I disturbatori in questione sono degli asteroidi, il cui percorso ha lasciato il segno sui due recenti lavori fotografici che il telescopio Nasa-Esa Hubble ha realizzato nell’ambito della mappatura Frontiers Field. Le immagini riguardano una porzione di spazio scelta a caso e il campo del cluster galattico Abell 370. Ambedue le foto presentano lo spazio punteggiato di galassie di svariati colori e forme, ma l’aspetto armonioso di questi ritratti di gruppo è stato turbato dalle strisce lasciate dagli asteroidi; queste tracce, a forma di arco o di S, appaiono curve per l’effetto ottico della parallasse.
Sono stati in tutto 20 gli asteroidi che hanno lasciato il segno nella foto della porzione di spazio ‘random’ (in alto – qui in alta risoluzione) e le loro scie sono state individuate manualmente dagli astronomi che hanno controllato le varie immagini consecutive con cui poi è stato realizzato il ‘ritratto’ finale. Sette tra questi 20 asteroidi sono oggetti unici e, tra di essi, solo due sono stati identificati prima del loro passaggio. Gli altri loro ‘compagni’, invece, sono risultati troppo deboli per essere osservati in precedenza.
Anche la foto di Abell 370 (qui in alta risoluzione), che deve il suo nome all’astronomo statunitense George Abell (autore di un catalogo di cluster), è stata realizzata assemblando varie immagini, scattate sia alla luce visibile che all’infrarosso. Il campo di questo cluster è situato vicino al piano dell’eclittica, zona in cui si trova la maggior parte degli asteroidi; tale collocazione, quindi, è all’origine delle numerose tracce lasciate da questi corpi celesti. Abell 370, situato ad una distanza di circa 4 miliardi di anni luce nella costellazione della Balena (Cetus), fa parte di un gruppo di sei ammassi analizzati nell’ambito di Frontiers Field, un programma che studia cluster massicci per condurre ricerche sulla materia oscura e sull’Universo più antico.