«Il componente più importante di un razzo puntato verso il cosmo è il suo pilota. Se si rompe, chi chiameranno a ripararlo?». La paura di tornare a volare è il nodo da cui si sviluppa l’ultima graphic novel di Toni Bruno edita per i tipi della Bao Publishing nel 2016.
Da quassù la Terra è bellissima è la storia di Akim Smirnov, primo cosmonauta e primo uomo ad aver raggiunto lo spazio. Il riferimento a Juri Gagarin è immediato. Ma il volume non vuole raccontare le gesta del cosmonauta sovietico, anche se, come scrive lo stesso Toni Bruno nei ringraziamenti, Gagarin è l’ispiratore dell’opera (e in effetti le biografie dei personaggi presentano molti elementi in comune, dal padre falegname all’infanzia vissuta sotto l’occupazione nazista).
Il personaggio tratteggiato da Bruno sembra avere perso il coraggio dell’eroe nazionale che ha portato la Russia sovietica a tagliare il primo traguardo nella corsa allo spazio. Akim è uomo in crisi, schiacciato dal peso delle aspettative di una patria che lo vorrebbe vedere di nuovo in orbita, è bloccato nel presente da paure profonde che affondano le radici in un passato oscuro.
A liberarlo dai suoi fantasmi arriverà da oltreoceano uno psicologo un po’ goffo, Frank Jones, anch’egli alle prese con delle questioni personali da risolvere. «E’ la paura di guardare indietro che ci impedisce di guardare avanti», commenterà Frank, e alla fine per uscire dall’impasse basterà cambiare prospettiva, «in fondo da lassù tutto appare senza confini».
Da quassù la Terra è bellissima è anche la storia di un’amicizia che supera le differenze culturali. Le vicende dei due personaggi permettono a Bruno di mettere a confronto due uomini e due culture, quelle della Russia sovietica e degli Stati Uniti durante gli anni della Guerra Fredda in due diverse ambientazioni. Il Massachusetts e il Centro di addestramento cosmonauti prendono vita nelle belle tavole dominate da tinte calde sui toni ruggine capaci di evocare la giusta atmosfera vintage. In particolare, la Città delle Stelle, così è chiamata la cittadella militare situata alla porte di Mosca dove si preparò al volo lo stesso Gagarin, è riportata con una dovizia di dettagli che non deluderanno i più esigenti conoscitori dell’epopea spaziale.
Il volume si presenta con una bella copertina a colori su una solida veste cartonata. Solo un piccolo neo da segnalare: in alcuni ballon i testi risultano invertiti rispetto ai personaggi, ciò confonde e rallenta un poco la lettura. Il contenuto però, non delude le aspettative. Particolarmente consigliato per gli appassionati della corsa allo spazio, delle atmosfere da Guerra fredda e delle tavole ben curate.
Da quassù la Terra è bellissima
Bao Publishing 2016
208 pagine a colori
Prezzo 20,00 euro