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John McFall, il primo astronauta con disabilità, è ufficialmente pronto per una missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale. Lo ha annunciato l’Agenzia spaziale Europea il 14 febbraio con una conferenza stampa online.
Ex atleta paraolimpico e chirurgo ortopedico, John McFall è entrato nella storia nel novembre del 2022 quando Esa lo ha selezionato come riserva del corpo astronauti, diventando il primo astronauta con disabilità fisica. Amputato di una gamba dopo un incidente in moto, John è stato arruolato dall’agenzia per partecipare a Fly!, studio di fattibilità dell’Esa per superare le barriere che il volo spaziale presenta per persone con disabilità fisica.
Dopo oltre due anni, John McFall ha ora ottenuto il via libera verso la Iss, diventando la prima persona con una disabilità fisica ad avere l’approvazione medica per addestrarsi alle missioni in orbita terrestre.
Concluso alla fine del 2024, lo studio di fattibilità Fly! ha, infatti, dimostrato con successo che è tecnicamente possibile far volare una persona con disabilità fisica in una missione di sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale come membro dell’equipaggio pienamente integrato.
Durante l’iniziativa Fly!, l’esperienza e il feedback di John sono stati preziosi per aiutare il team Esa a esaminare a fondo e sviluppare soluzioni per le sfide uniche affrontate dalle persone con disabilità fisiche nel contesto dell’esplorazione spaziale. Lo studio di fattibilità ha esaminato più di 80 argomenti in settori quali l’addestramento, le operazioni della Iss e del veicolo spaziale, le questioni mediche e il supporto all’equipaggio.
Tra i test effettuati in questi anni durante l’iniziativa Fly!, John McFall ha anche affrontato una campagna di volo parabolico nell’aprile 2024 per valutare le capacità essenziali per un astronauta con disabilità fisica, come il movimento, la stabilizzazione e l’esecuzione della rianimazione cardiopolmonare.
La seconda, prevista per maggio 2025, si concentrerà sull’ottimizzazione della protesi per garantire che si adatti comodamente e funzioni efficacemente in tutte le fasi della missione.
Sebbene McFall sia adesso autorizzato dal punto di vista medico per una missione sulla Iss, l’Esa non gli ha ancora assegnato un volo, anche se l’intenzione dell’agenzia è quello di far volare tutte le riserve selezionate nel 2022, tra cui anche gli italiani Anthea Comellini e Andrea Patassa, prima che la Iss termini il suo ciclo di attività, fine prevista entro il 2030.
In alto: JohnMcFall durante un volo parabolico (Crediti: Esa/Novespace)