E’ orgoglioso, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, della missione Vita, la missione nata dall’accordo tra la Nasa e l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e della quale è protagonista l’astronauta Paolo Nespoli. Lo ha detto il presidente Gentiloni, nel collegamento fra Palazzo Chigi e la Stazione Spaziale Internazionale organizzato da Asi e Agenzia Spaziale Europea (Esa).

“L’Italia è molto orgogliosa di questa missione e del ruolo di Nespoli”, ha detto Gentiloni in aprtira del collegamento, che è avvenuto nella Sala del Mappamondo di palazzo Chigi alla presenta del presidente dell’Asi Roberto Battiston, del direttore del Centro per la ricerca scientifica e tecnologica dell’Esa, Franco Ongaro, e del consigliere militare del presidente del Consiglio, generale Carmine Masiello.

La Stazione Spaziale Internazionale è un luogo “alla larga dalle tensioni geopolitiche, o queste arrivano anche lì?”, ha chiesto Gentiloni a Nespoli, che giunto alla sua terza missione dello spazio è ormai un veterano e ha appena festeggiato i primi 100 giorni della missione Vita, dell’Asi.

“Quassù – ha detto l’astronauta – le nazioni hanno deciso di lasciare da parte le differenze e di unirle per ottenere qualcosa di valido e al di là di quello che le singole nazioni possono esprimere singolarmente. Questo – ha detto ancora l’astronauta – è il risultato più grande che ci abbia dato la Stazione Spaziale”. Un risultato che, ha osservato Gentiloni, costituisce “un valore importantissimo dell’avventura spaziale: il modello della Stazione Spaziale – ha rilevato – potrebbe essere di aiuto per tutti noi”.

La più grande casa-laboratorio mai costruita in orbita è anche, come l’ha definitia Gentiloni, “un interessante mix fra altissimo lavoro scientifico e lavoro domestico”, dove la ricerca è ricca di ricadute scientifiche rilevati per i cittadini comuni. Difficile, per nespoli, elencarle tutte: “Sono davvero moltissime, dai vaccini ai lubrificanti. Siamo qui – ha detto l’astronauta – per lavorare fuori dalla Terra ma per la Terra”. E’, ha aggiunto Nespoli, “un avamposto di esseri umani proiettati all’esterno, un ambiente totalmente artificiale” e nel quale “tra noi e il vuoto ci sono tre millimetri di alluminio”, ha detto riferendosi alle pareti dei moduli che costituiscono la stazione orbitale, molti dei quali sono stati costruiti in Italia: “è il nostro contributo alla storia dell’umanità per andare oltre”.

A proposito di nuove frontiere, Gentiloni è incuriosito dal turismo spaziale “Un signore della mia età – ha chiesto – tra qualche anno potrà andare nello spazio come turista?”.
Per Nespoli “è un viaggio che vale la pena affrontare per provare l’assenza di gravità, per sentirsi leggeri come l’Uomo Ragno e spostare con facilità oggetti pesantissimi, come farebbe Superman. Ma soprattutto vale la pena per vedere la Terra da lontano, come se fosse un’opera d’arte”.