L’Agenzia spaziale russa Roscosmos mira ad espandere ulteriormente i suoi obiettivi e a rivitalizzare i successi dell’era spaziale sovietica. Lo scorso 14 marzo l’agenzia ha annunciato di aver dato inizio ad una nuova campagna di reclutamento per giovani aspiranti cosmonauti – tra i sei e gli otto – che potrebbero diventare i primi membri del programma spaziale russo “fly to the Moon”, previsto entro il 2031. Le reclute piloteranno il nuovo veicolo spaziale Federatsiya (foto a sinistra), ancora in fase di sviluppo, programmato per portare i primi cosmonauti russi sulla Luna e che andrà a sosituire la Soyuz, cavallo di battaglia del programma spaziale dell’era Sovietica.
Secondo Roscosmos, possono aspirare a diventare cosmonauti tutti i cittadini russi di età inferiore a 35 anni che siano laureati in ingegneria o in aviazione. Ma i candidati non devono necessariamente vantare un’esperienza nel settore aerospaziale. Le selezioni – che si concluderanno entro la fine dell’anno – saranno articolate in diverse fasi in cui si verificheranno le competenze nell’ambito IT – tra cui l’abilità di comprendere le tecnologie aerospaziali, memorizzare informazioni tecniche, interagire con i computer – e la conoscenza di altre lingue straniere, oltre a tutti i requisiti di idoneità fisica e psicologica.
Attualmente in Russia si contano 30 cosmonauti, 14 dei quali ancora non sono stati in orbita. Si tratta del diciassettesimo concorso nella storia spaziale dell’Unione Sovietica e della Russia moderna, nonché del secondo concorso pubblico. Il primo si tenne nel 2012 e fino a quel momento potevano aspirare alla carriera di astronauta solo i piloti militari e dell’industria aerospaziale.