Aumentano i potenziali compagni di viaggio della nuova corsa alla Luna capitanata dalla Nasa. Dopo l’annuncio di due settimane fa delle 9 aziende selezionate per la gestione dei carichi utili da spedire sul nostro satellite, ora l’industria dello spazio privato approda al volo umano.

È quanto reso noto ieri dall’agenzia spaziale statunitense, che vuole ora trovare nuove compagnie per le future missioni di astronauti sul suolo lunare. L’obiettivo principale è quello di sviluppare un sistema riutilizzabile per l’allunaggio, che dovrebbe essere testato su lander di classe umana già all’inizio del 2024. Con il traguardo di spedire il primo equipaggio sulla Luna nel 2028.

“Vogliamo estendere la nostra partnership ad altre industrie – ha commentato l’amministratore della Nasa Jim Bridenstine – per esplorare la Luna in vista delle future missioni su Marte. Questo sarà possibile se riusciremo a mandare degli astronauti sulla superficie lunare entro la prossima decade.”

Dal punto di vista operativo, il ritorno sul nostro satellite si basa su un nuovo progetto di lander presentato recentemente dalla Nasa. L’idea è trasportare gli astronauti dal Lunar Gateway, il futuro avamposto in orbita cislunare, alla superficie della Luna e ritorno. Ed è proprio per lo sviluppo di questo lander riutilizzabile che l’agenzia americana punta ad allargare l’alleanza coi privati.

Si tratta di veicoli a tre stadi, le cui componenti individuali sono pensate per poter essere trasportate su navicelle di diverso tipo. Il terzo stadio permetterà di avere un modulo di trasferimento, utilizzabile appunto per trasportare gli altri due stadi dal Gateway lunare all’orbita bassa. Questo ridurrebbe così le quantità di carburante necessario, con conseguente risparmio di spazi e costi.

La Nasa pubblicherà una call formale rivolta ai privati a inizio gennaio, con l’obiettivo di completare entro il nuovo anno la selezione delle nuove aziende da far salire a bordo del grande progetto di riconquista lunare.