La costellazione di Elon Musk continua a crescere. A un mese di distanza dall’ultimo lancio, altri 60 satelliti si sono aggiunti alla rete Starlink, che attualmente conta 728 unità in orbita e punta ad arrivare a 12mila. L’obiettivo finale della costellazione è garantire un servizio di connettività a banda larga in grado di coprire ogni angolo del pianeta.

La missione è decollata dal Kennedy Space Center, in Florida, il 6 ottobre per mezzo di un razzo Falcon 9, dopo un serie di ritardi dovuti al maltempo e problemi tecnici.

Il primo stadio del razzo, al suo terzo volo, è tornato a Terra senza problemi ed è stato recuperato con successo nell’Oceano Atlantico. Come nelle precedenti missioni, i satelliti si separeranno tra loro in questi giorni andando a distribuirsi sul piano orbitale e alzando progressivamente l’orbita fino a raggiungere la quota operativa.

SpaceX ha creando quella che al momento è già la più grande flotta di satelliti in orbita. Tuttavia, su 775 unità lanciate, 47 sono andate distrutte, rientrando in atmosfera. In ogni caso, questo ultimo traguardo apre la strada all’avvio del programma Starlink, che prevede la commercializzazione dei servizi entro il 2020 in alcune località di Stati Uniti e Canada.