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A partire dal 31 luglio, presso il Kennedy Space Center della Nasa in Florida, l’equipaggio del programma Artemis, che riporterà l’uomo sulla Luna, ha iniziato l’addestramento a bordo della navicella Orion.

Simulando il giorno del lancio, Reid Wiseman, Victor Glover e Christina Koch della Nasa e Jeremy Hansen dell’Agenzia Spaziale Canadese (Csa) hanno testato le tute spaziali e le apparecchiature di bordo, simulando le attività in orbita.

L’addestramento è iniziato all’interno del Multi-Operation Support Building dello spazioporto; gli astronauti hanno indossato le tute spaziali e, a bordo di un veicolo di trasporto a emissioni zero, hanno fatto il loro ingresso all’interno della navicella nel Multi-Payload Processing Facility. Mentre Orion era alimentato attraverso i ‘cavi ombelicali’, come nelle operazioni di preparazione a un lancio, per la prima volta l’equipaggio ha testato i sistemi di comunicazione e supporto vitale.

Oltre ad acquisire esperienza nella gestione di un lancio, gli astronauti sono stati messi nelle condizioni di dover superare potenziali difficoltà per garantire la preparazione in scenari critici.

Nei giorni a seguire, l’equipaggio si è anche preparato alla vita nello spazio prendendo confidenza con la cabina, le disposizioni per il riposo e per l’igiene; ha avuto accesso agli armadietti, ha familiarizzato con le telecamere e con l’hardware del sistema di controllo ambientale e di supporto vitale (Eclss).

Il lancio di Artemis II è previsto tra circa sei mesi. La missione riporterà per la prima volta dopo 53 anni, un essere umano a orbitare intorno alla Luna.

 

Immagine di copertina: l’equipaggio di Artemis II – Crediti: Nasa/R. Sinyak