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Ha spiccato il volo ieri alle 17:24 italiane, raggiungendo un altro importante traguardo per l’accesso europeo allo spazio: si tratta del lanciatore Ariane 6 che, con il volo Va263, ha accompagnato in orbita Cso-3, satellite francese per l’Osservazione della Terra. Per Ariane 6 si tratta del secondo volo, dopo quello inaugurale del 9 luglio scorso che ha portato nello spazio una ventina tra cubesat ed esperimenti scientifici. Ambedue i lanci si sono svolti presso lo spazioporto europeo di Kourou in Guyana francese; nello specifico Va263 è stato il primo volo commerciale effettuato dal vettore.
Il lanciatore, che si conferma un elemento chiave per le future attività spaziali europee, presenta un design modulare e versatile che gli permetterà di portare in orbita una vasta gamma di missioni, da quelle destinate all’orbita terrestre bassa a quelle per lo spazio profondo. Per il lancio di Cso-3, Ariane 6 è stato utilizzato nella sua configurazione a due booster. Poco tempo dopo il decollo e la separazione dei booster, lo stadio superiore si è separato da quello centrale e ha dato il via ai suoi motori portando Ariane 6 in un’orbita ellittica; in questa condizione il veicolo ha viaggiato a 300 chilometri dalla Terra nel punto più vicino al nostro pianeta e a 600 in quello più lontano, raggiungendo la fase di raffreddamento (chill-down) e la prima accensione del motore Vinci e dell’Unità di Propulsione Ausiliaria. Dopo una fase più tranquilla (coasting), durata 37 minuti, il motore si è acceso per una seconda volta e successivamente il satellite Cso-3 è stato inserito in un’orbita eliosincrona a un’altitudine di circa 800 chilometri; la separazione del satellite da Ariane 6 è avvenuta 1 ora e 6 minuti dopo la partenza.
Piena fiducia nelle capacità di Ariane 6 è stata espressa dal Direttore Generale dell’Esa, Josef Aschbacher, che ha sottolineato l’importanza di questo volo nel percorso dell’Europa verso il suo accesso autonomo allo spazio: «Ariane 6 è il fondamento di questa impresa e apre la strada a un futuro promettente per le attività spaziali europee, insieme a Vega-C e ai nuovi lanciatori europei all’orizzonte», ha commentato Aschbacher, menzionando anche Vega-C, il lanciatore europeo a guida italiana che lo scorso 5 dicembre ha portato con successo in orbita il satellite Sentinel 1-C.
In alto: elaborazione artistica di Ariane 6 nella configurazione a 2 booster (Crediti: Esa, D. Ducros)