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Il suo compito sarà lo studio approfondito di almeno 20 esopianeti in orbita intorno a stelle distanti per determinare la composizione delle loro atmosfere: si tratta di Pandora, un piccolo satellite che la Nasa ha sviluppato nell’ambito del programma Astrophysics Pioneers.

Pandora, frutto della collaborazione tra il Centro Spaziale Goddard della Nasa e il Laboratorio Nazionale Lawrence Livermore del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, ha raggiunto un importante traguardo: infatti, è stato completato il ‘bus’ ovvero la struttura e i sistemi necessari per il funzionamento del suo carico utile. I tempi di lavorazione sono stati rispettati e quindi Pandora prosegue il suo percorso verso il lancio, previsto in autunno.

Il piccolo satellite, che opererà con il metodo del transito, si concentrerà soprattutto su alcuni aspetti delle atmosfere esoplanetarie, come nuvole e foschia, per appurare se possano essere indicativi della presenza di acqua; la ricerca del prezioso elemento è connessa naturalmente alla verifica di eventuali condizioni di abitabilità.

I dati che Pandora raccoglierà saranno utilizzati a supporto delle osservazioni del telescopio Webb, in modo tale che esso possa effettuare misurazioni atmosferiche più precise. Il piccolo satellite avrà a bordo un innovativo telescopio in alluminio, ampio 45 centimetri: questo strumento, insieme a dei rilevatori, permetterà di tracciare al meglio l’identikit della luce proveniente dalle stelle ospiti degli esopianeti da analizzare. Infatti, le variazioni di luminosità di tali astri possono mascherare o imitare il segnale dell’acqua.

I rilevatori di Pandora acquisiranno, contemporaneamente, i dati sulla luminosità delle stelle ospiti e il loro spettro nel vicino infrarosso e anche lo spettro nel vicino infrarosso di ciascun pianeta in transito. L’insieme di questi dati consentirà agli studiosi di determinare le proprietà delle superfici stellari e di separare in modo netto i segnali stellari e planetari. Pandora, infine, ha un altro asso nella manica: potrà osservare i suoi target per lunghi periodi, un’attività che, ad esempio, il telescopio Webb non può svolgere data la sua agenda densa di impegni.

In alto: elaborazione artistica del satellite Pandora della Nasa (Crediti: Nasa Goddard Space Flight Center/Conceptual Image Lab)