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La Federal Aviation Administration (Faa), l’agenzia del dipartimento dei Trasporti americano, ha chiesto a SpaceX di avviare un’indagine per comprendere a fondo cosa abbia provocato l’esplosione del vettore Starship  durante l’ultimo test di volo. L’approfondimento analitico servirà a capire cosa non ha funzionato e dovrà indicare gli eventuali accorgimenti tecnici da adottare, affinché l’incidente non accada di nuovo.
In via preventiva, la Faa ha momentaneamente vietato i test di volo di Starship, che potranno riprendere una volta che l’azienda spaziale avrà soddisfatto le richieste.

A grandi linee, SpaceX ha individuato quasi subito le cause che hanno portato all’esplosione del veicolo. Il Ceo dell’azienda, Elon Musk, ha dichiarato che c’è stata una perdita di carburante nella parte bassa del razzo e da questa sono partite le fiamme.
Una spiegazione di massima, ma dal report che SpaceX dovrà fornire dopo l’indagine interna si potranno conoscere elementi più specifici e approfonditi sull’incidente, sia sulle cause che sui provvedimenti cautelativi da adottare per il futuro.
La Faa dovrà valutare, e nel caso approvare i documenti prodotti, ponendo soprattutto attenzione alle garanzie sulla sicurezza. SpaceX dovrà infatti dimostrare che nessuna procedura, sistema o meccanismo legato al funzionamento del razzo degeneri in situazioni potenzialmente rischiose per l’incolumità delle persone.

La sicurezza resta quindi la priorità, anche se la recente distruzione di Starship durante il settimo volo di test è avvenuta in aria e non ha provocato alcun tipo di danno a esseri umani o animali. Restano da valutare soltanto gli eventuali danni materiali, se ce ne sono, causati dalla caduta dei detriti. In questi giorni la Faa e SpaceX stanno collaborando con le autorità locali delle isole Turks e Caicos, per accertarsi che i rottami di Starship non abbiano danneggiato alcuna struttura o proprietà privata.

SpaceX ha tutte le intenzioni di risolvere la questione dell’incidente il prima possibile perché ha progetti ambiziosi per l’immediato futuro. Starship ha un’agenda ricca d’impegni per il 2025,  i lanci programmati dallo spazioporto ‘Starbase’ di Boca Chica nei prossimi dodici mesi saranno ben 25 e sono stati già tutti approvati in via preventiva dalla Faa, nel novembre scorso.
Di conseguenza, durante quest’anno assisteremo a cinquanta test di recupero: 25 del booster ‘Superheavy’, usando i bracci robotici dell’imponente struttura ‘Mechazilla’, e 25 per il veicolo spaziale.

A partire dal 2026, c’è l’intenzione d’incrementare ulteriormente la frequenza dei lanci. Stando alle parole della direttrice generale per le operazioni di Starbase’ Katy Lueders, Elon musk ha intenzione di aumentarli in modo significativo negli anni a venire, fino a cento partenze l’anno.
Starship verrà poi continuamente modificato, per renderlo sempre più potente e affidabile. Il progettisti vogliono potenziare i motori fino a renderli capaci di fornire una spinta pari a 10.000 tonnellate (cioè tre volte la potenza del Saturn V). Inoltre, il razzo diverrà totalmente riutilizzabile, non solo il booster, per abbattere i costi e limitare gli sprechi.
Secondo il progetto di revisione e migliorie attualmente etichettato come ‘Starship 2’ il razzo riuscirà a portare in orbita un carico di oltre 100 tonnellate, per quello successivo chiamato ‘Starship 3’ addirittura il doppio.
Una potenza notevole, ma questa enorme capacità di trasportare peso è fondamentale, perché il destino finale più importante per Starship è quello di diventare un regolare mezzo di trasporto Terra-Marte, pianeta su cui Elon Musk ha espresso da tempo l’intenzione di costruire una colonia. L’enorme capacità di carico consentirà di trasportare grandi quantità di materiali e rifornimenti necessari per la realizzazione della base.

Se i progetti, al di là degli inevitabili incidenti di percorso, andranno in porto nei tempo programmati dall’azienda, un lancio di Starship costerà sempre meno, fino a scendere a due o tre milioni di dollari ognuno. La cifra può fare impressione, ma è in realtà estremamente bassa rispetto agli standard attuali, in cui un singolo lancio del Falcon 9 richiede una spesa di 67 milioni di dollari.

 

Foto:  i detriti di Starship mentre ricadono sulla Terra dopo l’esplosione in cielo
Crediti: Marcus Haworth