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Si presentano come piccole perturbazioni che colpiscono i dintorni delle regioni polari e poi crescono a un ritmo molto intenso, al punto da estendersi verso l’equatore per milioni di chilometri quadrati e durare per giorni: sono le tempeste di polvere che periodicamente infuriano su Marte, ora al centro di un nuovo studio che verrà presentato oggi al convegno annuale dell’American Geophysical Union in corso a Washington.

L’indagine, condotta da ricercatori del Laboratorio di Fisica dell’Atmosfera e dello Spazio dell’Università del Colorado-Boulder, si è basata sui dati raccolti dalla sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa. Gli studiosi ritengono che il calore abbia un ruolo nello scatenare questi fenomeni estremi, che si manifestano soprattutto durante la seconda metà dell’anno marziano.

Gli autori del saggio hanno utilizzato soprattutto i dati dello strumento Mars Climate Sounder di Mro e si sono concentrati su due schemi meteorologici ricorrenti, definiti ‘A’ e ‘C’. In particolare, hanno rilevato che circa il 68% delle tempeste più intense è stato preceduto da un brusco rialzo nella temperatura di superficie del pianeta. La connessione calore-tempeste non è ancora confermata, ma gli studiosi sottolineano che anche sulla Terra, specialmente d’estate, il rialzo delle temperature porta alla formazione dei cosiddetti ‘temporali di calore’.

Il gruppo di lavoro sta proseguendo la sua analisi sul meteo di Marte, centrandosi su osservazioni più recenti per poter arrivare, in futuro, quanto più possibile vicino a una previsione di queste tempeste globali. «Le tempeste di polvere hanno un effetto significativo sui rover e sui lander presenti su Marte, per non parlare di cosa accadrà durante le future missioni con equipaggio – ha affermato Heshani Pieris, ricercatrice presso il suddetto Laboratorio e prima autrice dello studio – Questa polvere è molto leggera e si attacca a tutto».

 

In alto: Marte prima (a sinistra) e durante (a destra) una tempesta di polvere globale verificatasi nel 2001 (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Msss)