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L’Europa Clipper, sonda della Nasa lanciata il 14 ottobre e in viaggio verso la luna ghiacciata di Giove, Europa, è già a 20 milioni di chilometri dalla Terra.

Si tratta della più grande navicella spaziale che la Nasa abbia mai sviluppato per una missione planetaria. Percorrerà 2,9 miliardi di chilometri per arrivare al Gigante Gassoso nel 2030 e nel 2031 inizierà una serie di sorvoli ravvicinati, utilizzando la strumentazione scientifica che ha a bordo per raccogliere i dati che ci sveleranno se la luna ghiacciata e il suo oceano sono adatti a ospitare la vita.

Per ora, le informazioni che le squadre di missione ricevono dalla navicella spaziale sono di natura strettamente ingegneristica (la scienza verrà dopo) e indicano come funziona l’hardware. Le cose sembrano andare bene. Il team ha una lista di controllo delle azioni che la navicella spaziale deve intraprendere mentre viaggia nello spazio profondo.

Poco dopo il lancio, la navicella spaziale ha dispiegato i suoi enormi pannelli solari, che si estendono per una lunghezza pari a un campo da basket.

8,5 metri misura invece il braccio del magnetometro che una volta su Giove, misurerà il campo magnetico attorno alla luna Europa, offrendo evidenze sia sulla presenza dell’oceano che si ritiene si trovi sotto la crosta ghiacciata della Luna, sia informazioni sulla sua profondità e salinità.

«È entusiasmante sapere che le verifiche effettuate sulla navicella siano andate a buon fine – ha affermato il responsabile del progetto Jordan Evans del Jet Propulsion Laboratory della Nasa nel sud della California – Il team di ricerca si sta concentrando sull’analisi dei segnali provenienti dalla sonda».

I restanti sette strumenti presenti sul mezzo verranno accesi e spenti tra dicembre e gennaio in modo che gli ingegneri possano verificarne lo stato. Diversi strumenti, tra cui l’imager visibile e gli spettrometri di massa di gas e polvere, manterranno le loro coperture protettive chiuse per i prossimi tre anni circa, per proteggersi da potenziali danni causati dal Sole.

Una volta che tutti gli strumenti e i sottosistemi ingegneristici saranno stati collaudati, l’attenzione si sposterà su Marte. Infatti si prevede che il 1° marzo 2025, Europa Clipper raggiungerà l’orbita di Marte e inizierà a girare attorno al Pianeta Rosso, sfruttando la gravità del pianeta per guadagnare velocità. Come una palla lanciata contro un treno in movimento, rimbalzerà in un’altra direzione a una velocità maggiore. I navigatori della missione hanno già completato una manovra di correzione della traiettoria per portare la navicella spaziale sulla rotta precisa.

Su Marte gli scienziati hanno in programma di accendere la termocamera del veicolo spaziale per catturare immagini multicolore del pianeta. Si prevede inoltre di raccogliere dati con lo strumento radar, in modo che gli ingegneri possano essere sicuri che tutto funzioni come previsto.

La sonda effettuerà un’altra procedura di assistenza gravitazionale nel dicembre 2026, passando vicino alla Terra prima di compiere il resto del lungo viaggio verso Giove.

 

Nell’immagine una raffigurazione artistica della sonda Europa Clipper. (Crediti: Nasa)