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È stato scoperto grazie al ‘cacciatore di esopianeti’ Tess della Nasa, si trova nella costellazione del Cigno, ed è designato con un complesso codice alfanumerico: si tratta di Tic 290061484, un raro sistema stellare che ha suscitato l’interesse degli addetti ai lavori ed è al centro di uno studio appena pubblicato su The Astrophysical Journal.

La ricerca, coordinata dal Centro Goddard della Nasa, si è basata sui dati di Tess e ha visto l’utilizzo della tecnica dell’apprendimento automatico (machine learning). Inoltre, è stato coinvolto anche un gruppo di cittadini-scienziati che aveva già partecipato a Planet Hunters, un progetto di citizen-science sugli esopianeti. L’apprendimento automatico è stato impiegato per setacciare il vasto database di dati raccolti da Tess sulla luce delle stelle, mentre i cittadini-scienziati hanno sottoposto le informazioni rimaste a un’ulteriore cernita.

In passato sono stati scoperti altri sistemi composti da tre stelle, ma Tic 290061484 – secondo gli autori dello studio – è veramente inedito e ha anche raggiunto un primato: i suoi componenti sono due stelle gemelle che orbitano l’una con l’altra ogni 1,8 giorni e una terza stella che gira intorno alla coppia in appena 25 giorni, superando il record del periodo orbitale più breve detenuto sin dal 1956 dalla terza stella di un sistema analogo (33 giorni).

Il trio risulta piuttosto stabile, nonostante la sua struttura: gli astronomi ritengono che questa condizione sia dovuta in parte al fatto che le stelle orbitano pressoché nello stesso piano e la forza di gravità di ognuna di esse non turba più di tanto le compagne. Nessun pianeta è stato individuato nel sistema: secondo gli autori dello studio, le tre stelle si sarebbero formate in un processo di crescita comune che avrebbe portato alla distruzione di pianeti nascenti nei loro pressi. Eventuali pianeti si potrebbero trovare a una certa distanza, intenti a orbitare le tre stelle come se fossero una sola.

I ricercatori hanno cercato anche di ipotizzare il futuro di Tic 290061484: le due stelle interne, con il crescere dell’età, dovrebbero espandersi e fondersi, dando il via a una supernova. L’esplosione dovrebbe avvenire al massimo 40 milioni di anni. La scoperta getta nuova luce sulla nascita e sull’evoluzione dei sistemi stellari multipli, un filone di ricerca che potrà essere approfondito quando sarà operativo il telescopio spaziale Nancy Grace Roman, il cui lancio è previsto nel 2027.

In alto: elaborazione artistica del sistema Tic 290061484 (Crediti: Nasa’s Goddard Space Flight Center)