Il telescopio spaziale della Nasa ha misurato per la prima volta la distanza di uno dei più antichi oggetti del cosmo. Si trova a 7.800 anni luce dalla Terra

Hubble colpisce ancora. Questa volta il telescopio spaziale targato Nasa ha fornito i dati che hanno permesso di misurare per la prima volta la distanza di uno dei più antichi oggetti del cosmo, un insieme di stelle nate subito dopo il Big Bang. Si tratta dell’ammasso globulare NGC 6397, che in base alle stime di Hubble si trova a 7.800 anni luce da noi, con un margine di errore del 3%. La sua età corrisponde a ben 13,4 miliardi di anni, il che significa che questo complesso oggetto celeste esisteva già nelle primissime fasi dell’universo bambino.

Ecco che questa scoperta fornisce anche una stima indipendente per calcolare l’età del cosmo, consentendo al tempo stesso agli astronomi di migliorare i modelli dell’evoluzione stellare. In tali modelli, gli ammassi globulari sono un ingrediente fondamentale, perché le stelle di ciascun gruppo si trovano alla stessa distanza e hanno le stesse età e composizioni chimiche. Costituiscono quindi un ‘laboratorio’ perfetto da studiare, e l’occhio di Hubble è riuscito a immergervisi con una precisione senza precedenti.

“Gli ammassi stellari vicini – commenta Tom Brown dello Space Telescope Science Institute di Baltimora, leader del gruppo di ricerca che ha analizzato i dati – sono come ancore nei modelli stellari. Fino adesso avevamo ottenuto soltanto misurazioni precise delle distanze degli ammassi più giovani all’interno della nostra galassia, perché sono più vicini alla Terra.” La nuova distanza misurata da Hubble fornisce invece l’opportunità unica di conoscere più nel dettaglio una delle più antiche culle stellari.