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L’Industrial Policy Committee (IPC) dell’ESA ha approvato la prossima fase di sviluppo di Lumio (Lunar Meteoroid Impacts Observer) che verrà lanciato nel 2027.

Lumio è un progetto selezionato nell’ambito della competizione Lunar CubeSats for Exploration (LUCE) indetta nel 2017 dall’ESA. La missione è dedicata all’esplorazione lunare e verrà realizzata mediante un CubeSat che, operando da una particolare orbita halo nel punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Luna, osserverà e quantificherà i flash provocati dall’impatto di meteoriti con la superficie della parte nascosta del nostro satellite. Questa caratteristica consentirà di formulare un primo modello completo e accurato del flusso di meteoriti in ambiente lunare. Il cubesat fa parte dei prodotti finanziati dal General Support Technology Program (GSTP) dell’ESA, un programma opzionale finalizzato alla conversione di concetti ingegneristici promettenti in prodotti innovativi e grazie al finanziamento da parte di diversi stati membri tra i quali l’Italia, in maniera prioritaria, Norvegia, Svezia e Regno Unito.

Per osservare i flash Lumio utilizzerà un’apposita camera ottica miniaturizzata. Questo strumento è in grado di rilevare lampi nello spettro visibile e nel vicino infrarosso e di elaborare i dati direttamente a bordo in modo da scaricare a Terra solo quelli di interesse scientifico, osservando in modo continuativo la superficie lunare fino

Durante questo periodo gli scienziati integreranno i dati raccolti con le osservazioni rilevate dagli strumenti a terra, così da fornire una migliore comprensione della distribuzione degli impatti dei meteoroidi sulla superficie lunare ed importanti informazioni sui siti maggiormente idonei ad accoglier un eventuale avamposto umano in quanto caratterizzati da un limitato rischio di impatti. Oltre le finalità scientifiche, la missione servirà a dimostrare capacità tecnologiche quali il rilascio, l’utilizzo ed il controllo autonomo di un CubeSat in ambiente lunare, inclusi gli aspetti di localizzazione e navigazione.

L’Italia vanta una notevole partecipazione al progetto con un consorzio formato da Politecnico di Milano (principal Investigator e leader del consorzio), Leonardo (progettazione e realizzazione della Camera) Argotec (sistemista), IMT (realizzazione del transponder miniaturizzato e del micro-SADA) e Nautilus (determinazione e controllo orbitale). In considerazione degli obiettivi scientifici della missione, il Politecnico di Milano ha inoltre coinvolto la comunità scientifica nazionale ed internazionale attraverso l’organizzazione di gruppi di lavoro su varie tematiche di interesse, nei quali partecipano direttamente anche i ricercatori di ASI.

 

Immagine in apertura: rappresentazione artistica del cubesat Lumio. Crediti: Asi/ Lumio Collaboration