Una serie di esperimenti che riproduce l’espansione di una nube di atomi potrebbe aiutare a svelare i ‘suoni’ prodotti dall’antico universo. Lo studio su Physical Review X
Giocare con un pugno di atomi ultra freddi per riprodurre in un microcosmo la sinfonia dell’antico universo. È quanto ha fatto un gruppo di ricerca coordinato dal National Institute of Standards and Technology (Nist) degli Stati Uniti, che è riuscito a individuare nuove, affascinanti connessioni tra la fisica atomica e l’espansione dell’universo primordiale.
Grazie a una serie di esperimenti, gli scienziati hanno indotto l’espansione di una nube di atomi dalla forma simile a una ciambella, registrando ogni singola fase di questo processo. I risultati, pubblicati su Physical Review X, mostrano che l’espansione è avvenuta così rapidamente da produrre una sorta di brusio: la stessa ‘melodia’ che potrebbe essere stata composta su scala cosmica durante la fase dell’inflazione universale.
Ecco che i primi vagiti dell’universo potrebbero essere ricostruiti proprio grazie alla fisica degli atomi: dall’infinitamente piccolo sempre più su, verso l’infinitamente grande, trovando una connessione tra le particelle studiate oggi in laboratorio e quelle primordiali. “Dal punto vi vista della fisica atomica – commenta Stephen Eckel del Nist, prima firma dell’articolo – l’esperimento è spiegato in modo elegante dalle teorie esistenti. Ma la cosa più impressionante è il modo in cui queste stesse teorie fisiche si possono collegare alla cosmologia”.